Sabato 27 Luglio 2024
MATTIA TODISCO
Sport

La A diventa un mercato mondiale

Da Dumfries a Leao, da Vlahovic a Kim: in tanti nel mirino di Premier e Liga. A gennaio qualcuno partirà

Migration

di Mattia Todisco

Occhio alle "big". Premier, Liga, poi Bayern Monaco e Paris Saint-Germain, un mondo a parte nei rispettivi campionati. Tutte casse gonfie, ricchi che guardano alle nostre latitudini, dove il denaro poco abbonda e vige la sostenibilità. La sbandiera anche l’Uefa da anni, si è anche messo mano al Fair Play Finanziario provando a cambiarne in parte i limiti imposti ai club, ma poi il principio resta sempre quello: chi ha i soldi può spenderli e ha il potere di mettere sul tavolo anche quelli che non ha, vedi i salti mortali del Barcellona la scorsa estate e il PSG che schiera Neymar, Mbappé e Messi tutti insieme nello stesso pollaio. Chi è più sazio non si sazia, a quanto dice radiomercato. "Siamo un torneo di passaggio", parola di Beppe Marotta. Appena emerge un potenziale campione, un giocatore sopra la media, qualcuno in grado di emergere, in A fatica a restarci. Negli ultimi anni, ad esempio, il Chelsea ha spesso bussato alla Milano del calcio per acquistare (Lukaku) e vendere (sempre il belga). Ora è alla finestra, potrebbe di nuovo presentarsi alla porta. Per Dumfries, che dopo un buon Mondiale vale una cinquantina di milioni: è la carta dell’Inter per raddrizzare il bilancio entro fine esercizio. Per Barella, restando agli stessi colori sociali, anche se l’azzurro pare intenzionato a proseguire nella sua carriera interista. Per Leao, in trattative col Milan sul fronte prolungamento e che deve decidere del suo futuro. Il portoghese è in una situazione simile a quella di Skriniar, con la differenza che il suo contratto non scadrà il prossimo giugno e i rossoneri hanno ancora tempo per monetizzarne un’eventuale partenza. Il bivio è però il medesimo: restare dove si è già un pilastro o fare il salto a un livello superiore, economicamente e tecnicamente. È chiaro che altri sei mesi di magie farebbero di Leao un "ricercato speciale" anche ad altre latitudini (quelle citate all’inizio) pure con richieste da tripla cifra per il cartellino. A volte con certe realtà bisogna confrontarsi anche per talenti non ancora a completa maturazione. Vedi il caso di Marcus Thuram: in Italia qualcuno ci ha pensato, particolarmente l’Inter che un anno e mezzo fa stava per acquistarlo (e non lo fece solo per via di un infortunio).

È in scadenza tra sei mesi con il Borussia Moenchengladbach, che vorrebbe monetizzare a gennaio. Peccato che il ragazzo sia più propenso ad attendere lo svincolo, potendo strappare condizioni più vantaggiose per sé stesso. Quelle che può offrirgli il Bayern Monaco e a cui i nerazzurri difficilmente arriveranno mai, in caso di asta. Come consolarsi? Pensando al Napoli. È una spanna avanti a tutti dopo aver lasciato andare Insigne, Mertens e Koulibaly. Ha acquistato Kim (che in Inghilterra danno nel mirino del Manchester United) e Kvaratskhelia. Due scommesse, figlie della sostenibilità. Ad oggi sono stravinte entrambe. Infine la Juve: Vlahovic non ha trovato finora quella continuità che era attesa. la società potrebbe decidere, persa la Champions, di monetizzare. E i club interessati non mancano.