Mercoledì 24 Aprile 2024

Kings League e ceffoni, lo sport è un videogame

Un successo il nuovo calcio “social“ di Piqué, nel mondo si moltiplicano le discipline più strane. Ma molte hanno un lungo passato

Kings League e ceffoni, lo sport è un videogame

Kings League e ceffoni, lo sport è un videogame

di Paolo Grilli

Benvenuti nel calcio “eretico“ del post pandemia, partorito da quella mente molto sveglia di Gerard Piqué, l’ex Signor Shakira che ora organizza eventi di sport ancora meglio di quanto sapesse dirigere il Barça in campo dal centro della difesa.

La sua ’Kings League’ è un successone, come provano i 92mila che hanno riempito gli spalti del Camp Nou per le finali, mentre erano addirittura due milioni gli spettatori online su Twitch. Tutto è social: il pubblico vota le novità ideate dai presidenti delle squadre. A sparigliare poi le carte, nel vero senso del termine, ci sono le card che gli allenatori possono giocarsi a partite in corso. Pescate da un mazzo di 20, consentono, per esempio, di fare valere doppio un gol, di tirare un rigore (anche con shoot-out), di togliere momentaneamente uno dei giocatori avversari. La carta ’presidenziale’, poi, permette ai patron – il termine è desueto visto il contesto, ma rende l’idea – di lasciare la diretta streaming e di scendere in campo a calciare un penalty. Il Var, manco a dirlo, è già a chiamata. Ma poi, le regole cambiano nel corso dello stesso torneo... Si gioca in sette per squadra, con gare di due tempi da venti minuti. La noia è la vera avversaria, e per ora è stata stracciata.

A capo dei team si sono viste state stelle del calibro di Aguero, Villa, Casillas, Ronaldinho, e il boom sulle varie piattaforme non si è fatto mancare. La chicca di questo capolavoro di marketing applicato allo sport? Il campione mascherato, sceso in campo così perché senza il permesso di giocare da parte del suo club professionistico.

Questo è un calcio troppo strano per essere vero? Lo sport flirta con l’originalità da sempre. Il ’Cheese Rolling’, con le pazze corse lungo i pendii inseguendo una forma di formaggio rotolante, trova sempre più seguito (in Italia è celebre la gara di Brentonico) ma si tratta di una disciplina inaugurata in epoca romana. L’’Hornussen’, o ’lancio del calabrone’, è una vera tradizione in Svizzera: due squadre si sfidano colpendo un disco con delle pale, e mandandolo in aria a velocità pazzesche.

Il polo con gli elefanti è diffuso in Asia, e si gioca con bastoni di di un paio di metri. In Punjab, stato dell’India, è poi sport nazionale il Kabbadi, che si potrebbe definire un mix fra wrestling e ruba bandiera. Il “famolo strano“ delle competizioni vede ora il grande contributo a livello internazionale del “Power Slap“, duello a schiaffi, con tanto di canale tv dedicato, in cui i contendenti possono colpirsi solo alternandosi. Una disciplina cruenta, molto meno salutare del retrorunning, la corsa all’indietro molto praticata in Giappone i cultori della quale ne sottolineano i grandi benefici: ben superiori, a dir loro, a quelli della più naturale corsa in avanti.

Quella che praticano invece i partecipanti al campionato del trasporto della moglie in Finlandia. A chi si chiede quale ricompensa possa giustificare la fatica di correre con la consorte in braccio, ecco la risposta: al vincitore va una quantità di birra pari al suo peso.