"Non sono assolutamente deluso, da qui sono passati giocatori come Sivori, Platini, Del Piero, Zidane e Buffon: tutti grandi campioni, ma ciò che resta è la Juve, la cosa più importante e la base solida per raggiungere i risultati". Allegri veste i panni del filosofo con discreta facilità dopo il più traumatico degli addii che la Juve potesse immaginare, quello di CR7. Ora Max potrà giostrare i suoi senza il peso tecnico di Ronaldo, imprescindibile in ogni sua possibile Juve. Sì, ma chi arriva?
Il bilancio, prima di tutto: la Signora non può esagerare. E allora spazio ai giovani. Il primo nome che spunta è quello di Moise Keane, che in bianconero è esploso e che poi ha saggiato ambienti e campionati top con Everton e Psg (con 13 gol nell’ultima League 1). Restano da limare i suoi spigoli comportamentali, ma le sue potenzialità sono enormi. Icardi è sempre un’opzione, praticabile perà solo se Mbappé lascerà davvero il Psg per il Real. E Maurito è pure più freddo, ora, rispetto all’ipotesi Juve. Ma è anche il tipo di giocatore – prettamente d’area – che serve proprio ad Allegri, visto che quanto ad esterni la Juve non è seconda a nessuna in Italia. Col City si ipotizzavano grandi cose in casa bianconera, da Gabriel Jesus a Sterling. Ma ora che Ronaldo non va più alla corte di Guardiola, e che nemmeno Kane lo farà rimanendo al Tottenham, pare arduo strappare un talento ai pure sovrabbondanti Citizens.
Un profilo giovane potrebbe essere Scamacca, colosso del Sassuolo a caccia di consacrazione. Ma pure l’altro neroverde e campione d’Europa Raspadori: una punta di movimento, però, quest’ultima, e alla Signora adesso serve altro.
Oggi c’è l’Empoli a Torino. L’affaire Ronaldo ha distolto l’attenzione di molti dal campionato, ma i bianconeri non possono steccare la seconda di fila. E potrebbe giocare dall’inizio Locatelli.