Giovedì 18 Aprile 2024

Inzaghi legato a doppio filo alla Champions

Il tecnico salvato dal momento decisivo: ma il suo destino dopo 11 ko in serie A è deciso. E salterebbe già giovedì in caso di ko col Benfica

Inzaghi legato a doppio filo alla Champions

Inzaghi legato a doppio filo alla Champions

di Mattia Todisco

Stavolta la sconfitta non se l’aspettava davvero, Simone Inzaghi. L’undicesima in campionato, una cifra enorme per una squadra come l’Inter, vice-campione d’Italia in carica e partita con l’idea di "vendicare" il secondo posto dello scorso anno. A otto giornate dalla fine della Serie A, invece, i nerazzurri devono rincorrere la zona Champions. Sono quinti, oggi possono essere raggiunti dall’Atalanta e se la Juventus vincerà la sua battaglia in sede giudiziaria avranno un’altra posizione in più da scalare. In questo momento Inzaghi è aggrappato con le unghie alla sua panchina solo grazie ai quarti di finale di Champions League, in cui ha ben figurato nel primo confronto con il Benfica e mercoledì si gioca tutto in altri 90’ fondamentali. Solo l’appuntamento europeo ha rimandato una decisione che altrimenti sarebbe stata scontata e che in caso di clamoroso tonfo arriverebbe immediata, dopo la quarta sconfitta (e un pareggio) nelle ultime cinque partite, con la miseria di un gol su azione siglato nelle ultime cinque uscite. Il tutto in un periodo nel quale, sulla carta, il calendario non metteva l’Inter di fronte a sfide insormontabili. Anche questo è un grosso problema: se anche la squadra dovesse trovare in campo nazionale quella grinta e brillantezza vista a Lisbona in Champions, ci sarebbero da affrontare avversarie come le due romane, il Napoli fuori casa, l’Atalanta. Certo, guardando lo score recente c’è forse da avere maggior timore della trasferta a Empoli del 23 aprile, quattro giorni dopo il ritorno col Benfica. Per restare al suo posto nell’ultimo anno di contratto, Inzaghi ha una sola via: vincere la Champions League. Strada impervia, considerato che bisognerà preservare il vantaggio col Benfica, battere una tra Milan e Napoli ed eventualmente una tra Manchester City e Real Madrid (improbabile che tocchino Bayern Monaco e Chelsea). Per carità, una volta arrivati a una finale la gara secca si apre a ogni tipo di scenario, ma certo l’Inter non arriverebbe da favorita in alcun caso, nemmeno contro il Napoli in semifinale e visti i precedenti europei forse neppure col Milan. A Inzaghi, che subito dopo l’ennesimo tonfo è rimasto a rapporto con una dirigenza dalla quale non si sente adeguatamente protetto, viene imputato di non aver dato la giusta motivazione a un gruppo troppo diverso tra i vari palcoscenici. L’allenatore stesso ha fatto scelte col Monza tendenti a premiare la Coppa: dentro Asllani, che ha pochissime gare nelle gambe, e un deludente Correa che si consola con le ottime notizie nella vita privata (sposerà la fidanzata Chiara) dopo le delusioni legate a quella sportiva. Rimanendo al settore offensivo, l’Inter presenterà ricorso contro la squalifica di Lukaku per l’espulsione rimediata in Coppa Italia. Speranze poche, ma un’eventuale successo sarebbe un segnale contro il razzismo.