Mercoledì 8 Maggio 2024

IL MAGO DELLA ROSSA

Dall’Igna il condottiero di un team capace di creare una moto quasi imbattibile. Decisive anche le intuizioni nell’aerodinamica

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di Paolo Grilli

La rivoluzione rossa è quella di Gigi Dall’Igna. Se la Ducati è diventata la dominatrice delle ultime stagioni, con l’agognata ciliegina del titolo di Bagnaia preceduta dai due tra i costruttori, il merito ricade in primis sull’ingegnere veneto. Un leader capace di plasmare la creatura di Borgo Panigale fino a renderla quasi imbattibile. Cuore, genio, determinazione. Il direttore generale di Ducati Corse ci ha messo tutto. Dall’Igna ha dato una direzione tecnica molto precisa, integrando al meglio il lavoro di tutti nel team. L’armonia nella lotta per stare lassù, dove la velocità è tutto.

Il ritorno alla gloria nelle due ruote, dando per assodata la supremazia ducatista quando si parli di potenza, è stato costruito... nell’aria. A Borgo Panigale si è deciso di puntare molto prima degli alri su soluzioni aerodinamiche avveniristiche che hanno dato alle rosse negli ultimi anni un sostanzioso vantaggio competitivo. Gli altri hanno potuto solo copiare, dopo gli inutili tentativi di mettere in fuorigioco quello che il genio italico aveva concepito nel pieno rispetto delle regole. E’ ben immaginabile il timore di tutti i tifosi di Pecco, ieri, quando un’ala è volata via dopo il contatto con Quartararo. Tutti i tifosi sanno dell’importanza di quelle superfici per spingere le nostre moto più in là degli avversari. Ma per fortuna la Desmosedici è anche ben altro. E’, finalmente, anche dolcezza mentre si ruota la manopola del gas spremendo gli oltre 250 cavalli del quattro cilindri a L sospesi in pieghe incredibili.

Era diventato quasi un detto, quello della Ducati che tira “ma non gira“. Ora è solo un ricordo, perché questa moto – e Dall’Igna c’entra eccome – è diventata molto più guidabile. Pronta a vincere su ogni circuito, anche su quelli più guidati.

"Ce l’abbiamo fatta, è stata lunga e difficile ma il percorso è stato bellissimo. Tutte le persone che fanno parte del team Ducati Corse meritano di festeggiare". Queste le parole dell’ingegnere dopo il trionfo. Era il 2014 quando, dopo le esperienze vincenti in Aprilia, Dall’Igna è arrivato a Borgo Panigale per aprire il nuovo corso. E ieri ha indossato la parrucca rossa liberando la sua gioia.

"Non chiederò mai un cambio di regolamento per fermare le innovazioni degli altri", ha precisato il d.g. veneto, riconoscendo a un tempo il valore delle proprie e la fondamentale apertura che bisogna concedere a tutte le altre. Nello spirito più vero del motorsport. "Gli sviluppi tecnici arrivano dalle persone – precisa Dall’Igna – senza la morale e la grinta giuste è tutto più difficile. La gara più importante del Mondiale? Silverstone. Pur non essendo il più veloce, Pecco è riuscito a vincere e questa è la dimostrazione della maturità di un campione".

Dall’Igna si concede un sorriso in più, incorniciato da quel pizzetto che diventa esso stesso simbolo del trionfo. Poco lontano c’è uno striscione del suo fan club. Sì, questo tecnico che è come un padre per il team, si merita pure una platea di tifosi tutta per sé.