Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Diavolo non può più aspettare: serve CDK

Contro l’Empoli (ore 20.45) torna Leao ma sono fuori Maignan e Theo Hernandez. Pioli punta ancora su De Ketelaere per ripartire

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di Ilaria Checchi

Stasera al Castellani di Empoli inizia il tour de force del Milan, chiamato ad affrontare 12 partite in 44 giorni: "Non mi piace quando sento che dobbiamo gestire le risorse, dobbiamo andare in campo e dare tutto", il monito di Stefano Pioli che punta ad affrontare la prima parte di una volata decisiva con lo spirito giusto. Un approccio da vero leader considerando il costo salatissimo che il suo Diavolo ha pagato durante la sosta per le Nazionali: se l’infermeria, infatti, tratterrà ancora Maignan e Theo Hernandez, sostituiti rispettivamente da Tatarusanu e Ballo-Touré ("Chi afferma che non mi fido di lui dice una stupidata" la decisa risposta del tecnico sui dubbi relativi al senegalese), le buone notizie che arrivano in vista della trasferta toscana riguardano Rebic, tornato tra i convocati, e capitan Calabria. Il terzino destro è pronto a indossare a partire titolare, così come Tonali, mentre Saelemaekers andrà a completare la linea di trequarti alle spalle dello stakanovista neo trentaseienne Giroud. Pioli punta a una continuità con le scelte delle ultime giornate, dunque, con la differenza che al Castellani ritroverà Rafael Leao, grande assente nella sconfitta col Napoli che, benché scottante, ha comunque consolidato sia lo stato di forma del gruppo che la sua coesione. "Veniamo da un ko che non accadeva da tanto e quindi vogliamo ripartire con una vittoria" la carica di Pioli che ha dimostrato piena fiducia nelle sue "seconde linee", una definizione che lui stesso non gradisce e che va contro la sua filosofia di rosa di pari livello senza prim’attori. Se, però, il protagonista assoluto in termini di gol decisivi e peso nello spogliatoio è senza dubbio Giroud ("È un campione dentro e fuori dal campo, una persona di spessore"), le attese sono tutte per l’astro nascente la cui consacrazione ancora tarda ad arrivare: "Da De Ketelaere mi aspetto quello che ha fatto col Napoli" la chiosa del tecnico, che spera di trovare prestazioni e risultati capaci di andare a braccetto escludendo grandi stravolgimenti come l’idea di una difesa a tre. Se la squadra ha un suo equilibrio e il tempo per provare nuove soluzioni scarseggia non c’è motivo di cambiare: conta solo ripartire con il piede giusto.