Mercoledì 8 Maggio 2024

Ibra il grande assente, ma ora vuole la Juve

Zlatan alle prese con una infiammazione al tendine d’Achille ha saltato Anfield: domenica però conta di rientrare a Torino

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di Luca Talotta

Stefano Pioli ha glissato, considerando normale il nuovo guaio fisico accusato da Zlatan Ibrahimovic ("Dopo quattro mesi senza giocare può capitare"). E in casa rossonera regna l’ottimismo, perché se è vero che lo svedese ieri ha saltato il match di Champions League contro il Liverpool, il suo ritorno per la sfida di domenica sera a Torino contro la Juventus appare più che probabile. Anche perché Ibra, alle prese con un’infiammazione al tendine d’Achille, ha voglia di tornare. E dopo aver perso il palcoscenico dell’esordio in Champions League, appare difficile che possa rinunciare anche alla gara di Serie A contro i bianconeri. Questo potrà accadere solo se il fisico, ovviamente, sarà dalla sua parte. Perché nel corso del 2021 sono finora già cinque gli infortuni patiti, tutti alla gamba sinistra: al polpaccio, al soleo, agli adduttori e al ginocchio (poi operato) oltre ad un affaticamento muscolare. Dati che inchiodano lo svedese, che nell’anno solare ha saltato più partite (26) di quelle che ha giocato (20) per un totale di 160 giorni d’assenza, non pochi per chi prende sette milioni di euro all’anno come lui. Un calvario iniziato a dicembre 2020 (salta 4 partite, per un problema al soleo, rientra il 9 gennaio per Milan-Torino), ripresentatosi il 28 febbraio contro la Roma (a fermarlo è l’adduttore sinistro, salta cinque gare), ad aprile (polpaccio sinistro, ko tre match) e il fatidico e già citato 9 maggio (ginocchio sinistro, cinque gare saltate e stagione finita). Ma il leone in gabbia (metafora che utilizza spesso anche lui sui social network) vuole recuperare e ripartire dalla Juventus, lì dove aveva interrotto il suo viaggio lo scorso 9 maggio prima dei 20 minuti e del gol messo a segno contro la Lazio domenica scorsa. Lì dove sono bastati sei minuti per tornare a gioire sotto la Curva Sud, prima del tradimento del terreno di gioco amico di San Siro. Sente davvero di poter dire ancora la sua, Ibrahimovic, che ha chiari gli obiettivi per questa stagione: portare il Milan allo Scudetto e il più lontano possibile in Champions League, lì dove punta a diventare il marcatore più anziano di sempre. Ad oggi comandano Totti, in gol a 38 anni, un mese e 29 giorni, e Olsen, 39 anni, 7 mesi e 6 giorni. Il prossimo 28 settembre, nel match casalingo contro l’Atletico Madrid, l’obiettivo per il 40enne Ibra potrebbe tramutarsi in realtà, nuovo record da appuntarsi con orgoglio al petto. Pioli si è detto ottimista ("Lo rivedremo presto") e le valutazioni dello staff medico appoggiano la sua teoria: l’infiammazione al ginocchio sinistro sarà curata con terapie e monitorata di ora in ora, per vedere come risponderà la gamba da qui a domenica sera. Perché la stagione è lunga, vero, meglio non rischiare. Ma sfida contro la Juventus, sebbene i bianconeri siano lontani otto punti in classifica, riveste sempre un fascino particolare. E batterla per mandarla a -11 dopo solo quattro partite ha un sapore molto, molto intenso.