Giovedì 25 Aprile 2024

Ganna nell’"Inferno del Nord" per ripetere l’impresa di Colbrelli

C’è la Parigi-Roubaix, Pippo ci spera: "E’ una roulette russa, so come affrontarla". Diretta Eurosport dalle 10.30

Ganna nell’"Inferno del Nord"  per ripetere l’impresa di Colbrelli

Ganna nell’"Inferno del Nord" per ripetere l’impresa di Colbrelli

Angelo Costa

E’ la corsa dei Van (i soliti noti Van der Poel e Van Aert più Van Baarle che l’ha vinta un anno fa), ma gli italiani sperano che diventi la classica di (Top) Gan, nel senso di Ganna Filippo. Nell’uovo della Parigi-Roubaix che si corre a Pasqua come già un anno fa e molte altre volte in passato, c’è più spazio per le certezze che per le sorprese: poi sarà la strada a dire chi è davvero il più bravo nella gara più affascinante e spietata, che meglio di tutte sposa il ciclismo eroico a quello del futuro.

GIA’, la strada. E che strada: più dei chilometri totali (257) pesano quelli in pavè (55), distribuiti in 29 settori.

Non semplici sassi, ma pietre grosse, sconnesse e dispari: per quanto in Francia ci si sforzi di proteggerli come un monumento nazionale, facendovi persino brucare le capre per ripulirli dall’erba, questi tratti restano un tormento, o l’Inferno del Nord, secondo consolidata iconografia.

"E’ una roulette russa: hai una pistola puntata alla tempia e ogni volta che premi il grilletto speri che non parta il colpo", l’immagine che della Regina delle classiche regala Ganna, unico italiano nell’albo d’oro della versione under 23 di questa corsa.

AL MISSILE azzurro sono legate le speranze del ciclismo azzurro, che l’ultima classica l’ha vinta proprio su queste pietre, due anni fa in autunno con Sonny Colbrelli, poi fermato dai guai al cuore.

Anche Ganna appartiene alla ricca categoria di corridori che la Roubaix la detestano (‘Corsa dolorosa, mette a dura prova il fisico’), eppure stavolta ha buoni motivi per crederci: l’ha preparata con cura e arriva dal secondo posto alla Sanremo che gli ha regalato la consapevolezza di non esser buono solo per raccogliere record e titoli in pista. "Ho imparato che qui conta arrivare freschi e risparmiare energie fino alla Foresta di Aremberg, il passaggio chiave a cento chilometri dall’arrivo: da lì in poi sarà l’inferno", dice il granatiere di Vignone, 26 anni, uomo guida di un’Italia che sul pavé potrebbe fare altre belle scoperte, come l’altro olimpionico del quartetto Jonathan Milan, anni 22, o il grintoso Davide Ballerini, se libero di far la corsa e non aiutare.

GANNA è la succosa alternativa all’ennesimo duello annunciato fra i due fenomeni piovuti dal cross, Van der Poel e Van Aert. Primo a Sanremo e secondo al Fiandre, l’olandese corre per la storia, mentre l’acciaccato belga corre per evitare di alimentare la sua fama di collezionista di piazzamenti.

Quanto agli outsider, la lista è lunga: lo svizzero Kung, il danese Pedersen, il tedesco Politt e il belga Lampaert i più credibili. Diretta integrale su Eurosport dalle 10,30, sulla Rai dalle 13.

ITALIA sul podio nella prova femminile: Katia Ragusa è seconda alle spalle della canadese Alison Jackson.