Ortisei (BZ), 25 maggio 2017 - Tejay Van Garderen conquista il tappone dolomitico del Giro d'Italia 2017, e per il corridore americano è una vera liberazione dopo l'ennesimo fallimento in classifica generale. Ennesima beffa, invece, per Mikel Landa, secondo oggi alle spalle di Van Garderen dopo essere stato secondo alle spalle di Nibali due giorni fa, nell'altro tappone, quello del doppio Stelvio.
Giro d'Italia 2017, domani tappa 19. Orari tv, percorso e favoriti
Quanto allo Squalo, dopo avere attaccato insieme a Quintana la maglia rosa Dumoulin ad oltre 50 km dal traguardo, sul Passo Gardena, alla fine deva accontentarsi di sfilare sotto l'arrivo di Ortisei nella scia dei due rivali. Stremati, i tre uomini forti del Giro, che sull'ascesa finale di Pontives si sono disinteressati degli scatti degli avversari - bravi soprattuto Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo, terzo e quarto all'arrivo e capaci di recuperare quasi un minuto alla maglia rosa - concludendo in surplace. E i veri sconfitti di oggi sono proprio Quintana e Nibali, che vedono Dumoulin ancora saldamente in testa al Giro con immutato vantaggio - 31" sul Condor e 1'12" sullo Squalo - ed un giorno in meno di grandi montagne sulla sua strada verso Milano.
15th Maglia Rosa for @tom_dumoulin! #Giro100 pic.twitter.com/SbTtFVk6an
— Giro d'Italia (@giroditalia) 25 maggio 2017
E Dumoulin, alla fine, si toglie più di un sassolino nei confronti di Quintana e Nibali: "Non ho capito la loro tattica, adesso Pinot è vicinissimo a loro (appena 24" da Nibali, ndr) ed è notoriamente più forte di entrambi in una cronometro pianeggiante come quella di Milano. Sarebbe davvero divertente che, a forza di pensare solo a me, alla fine perdessero il podio".
Last effort of the day: Pontives#giro100 pic.twitter.com/kfTKwC7PwJ
— Giro d'Italia (@giroditalia) 25 maggio 2017
Il lavoro di Rosa, encomiabile, si esaurisce però di lì a poco, sul breve ma impegnativo Passo di Pinei, penultimo gpm di giornata sul quale il ritardo del gruppo della maglia rosa nei confronti della testa della corsa torna a salire: da meno di mezzo minuto, ad una cinquantina di secondi. Poi ancora discesa, giù fino a Ponte Gardena, dove inizia l'ascesa finale verso Pontives e, quindi, di nuovo Ortisei. Ad approcciare l'ultima ascesa al comando sono Landa e Van Garderen, avvantaggiatisi sul resto degli attaccanti - Jan Hirt, Joe Dombrowski, Natnael Berhane e Davide Villella - negli ultimi chilometri di discesa: sempre 50" circa il vantaggio che rimane loro da gestire negli ultimi 13 km, nove dei quali di salita vera, gli ultimi quattro di falsopiano. Un minuto scarso, quindi, che nella prima fase del Pontives il gruppo non riesce minimamente a scalfire. Anzi, in questa fase sono proprio Landa e Van Garderen a guadagnare, portandosi presto ben oltre il giro di lancette di margine. A tirare il gruppo sono infatti Amador e Anacona, esausti per le fatiche patite sui passi precedenti. A suonare la sveglia ci prova ancora Nairo Quintana a 6,5 km dall'arrivo, sempre in coppia con Anacona, ma il tandem colombiano non guadagna che qualche decina di metri fino a venire addirittura ripreso, ai -5 km, dal gruppetto dei big tirato ora da Reichenbach per Thibaut Pinot.
E allora, riecco lo Squalo: Nibali si muove ai 4.800 metri, ma Dumoulin è un francobollo. E duecento metri più su, è la maglia rosa in persona ad attaccare. Una punzecchiata, che però pesa come un macigno sul morale dei rivali. E infatti, una volta capito di essere proprio lui quello ad averne di più, Dumoulin attacca ancora ai 4,4 km, costringendo Quintana e Nibali all'apnea per tenerne la ruota. Passato il gpm, tocca a Domenico Pozzovivo mettere il naso fuori dal gruppo, in compagnia di Thibaut Pinot. Dietro di loro, hanno via libera anche i vari Zakarin, Kruijswijk e Mollema, mentre Dumoulin, Nibali e Quintana si disinteressano di tutto quel che accade intorno a loro, in piena surplace. Come se il Giro d'Italia fosse una questione privata tra loro tre.
La tappa, intanto, la va a vincere Tejay Van Garderen, e per Landa c'è un'altra beffa dopo quella patita due giorni fa da Nibali. Lo Squalo, invece, conclude incollato a Quintana e Dumoulin, 1'06" più tardi, staccato anche da Pozzovivo, Pinot, Zakarin, Kruijswijk e Mollema: vale a dire i corridori che occupano le posizioni immediatamente a ridosso del podio. E con un Dumoulin così, forse, anche la cura del piazzamento sarà importante, nei prossimi giorni.
Ordine d'arrivo 18ª tappa: Moena-Ortisei/St.Ulrich 1 Tejay Van Garderen (Usa) Bmc Racing Team in 3h54'04" 2 Mikel Landa (Spa) Team Sky 3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 8" 4 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale s.t. 5 Jan Hirt (Cec) CCC Sprandi Polkowice a 11" 6 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 24" 7 Steven Kruijswijk (Ola) Team LottoNL-Jumbo 34" 8 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo s.t. 9 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb a 1'06" 10 Nairo Quintana (Col) Movistar Team s.t. 11 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida s.t. 12 Adam Yates (Gbr) Orica-Scott a 1'12" Abbuoni di 10", 6" e 4" ai primi tre classificati
Classifica generale dopo la 18ª tappa 1 Tom Dumoulin (Ola) Team Sunweb in 80h00'48" 2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team a 31" 3 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida a 1'12" 4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr a 1'36" 5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin a 1'58" 6 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2r La Mondiale a 2'07" 7 Bauke Mollema (Ola) Trek-Segafredo a 3’17" 8 Steven Kruijswijk (Ola) a 5'48" 9 Adam Yates (Gbr) Orica-Scott a 7'06" 10 Bob Jungels (Lux) Quick Step Floors a 7'24"
General Top 10 - Maglia Rosahttps://t.co/KotyBehJvG#Giro100 pic.twitter.com/mZA2lbHngU
— Giro d'Italia (@giroditalia) 25 maggio 2017