Venerdì 26 Aprile 2024

Finisce la Parigi-Rubaix e va a correre una mezza maratona: l’impresa di Wurf

Il ciclista dopo aver concluso la grande classica, per sfida con un meccanico, si è messo a correre 21 chilometri a piedi

Cameron Wurf alla Parigi-Roubaix

Cameron Wurf alla Parigi-Roubaix

Dopo la faticaccia della Parigi-Roubaix, la cosa migliore è correre una mezza maratona a piedi. Così la pensa Cameron Wurf, ciclista australiano di 39 anni alla quarta stagione con la Ineos, la squadra di Filippo Ganna: al termine della Regina delle classiche, anziché dirigersi alle mitiche docce del velodromo della città francese, ha infilato le scarpe da running e si è fatto 21 chilometri di corsa.

Tutto sarebbe nato da una battuta di un componente del team inglese ("Potrebbe correre una mezza maratona dopo aver finito la Roubaix”) che Wurf ha preso alla lettera: “Tienimi la bici”, ha detto al suo meccanico arrivando al traguardo dopo 257 chilometri massacranti sul pavè percorsi in quasi sei ore, tempo che gli è valso la 128esima posizione a 23’ dal vincitore Van der Poel.

"Adesso sono affamato”, ha scritto sui social l’australiano al termine della sua ‘corretta defaticante’, mostrando attraverso il suo profilo i 21 chilometri di corsa completati in un’ora e 26 minuti, prima di tuffarsi su un piatto con hamburger e patatine.

Wurf, che frequenta il ciclismo professionistico da una quindicina d’anni e ha corso anche in Italia con  l’Androni e la Liquigas di Nibali, ha una storia sportiva unica: già nazionale di canottaggio, con tanto di partecipazione ai Giochi di Atene nel 2004, passa al ciclismo, poi sceglie il triathlon per dedicarsi esclusivamente all’Ironman. Dal 2020 riprende col ciclismo, senza abbandonare l’altra passione: spesso, prima delle corse, si concede un’ora di nuoto, altre volte si allena a piedi. Ma a correre una mezza maratona dopo una grande classica non era mai arrivato.