Venerdì 26 Aprile 2024

Ciclismo, Pogacar: "Ritmi intensi, tra due o tre anni potrei calare"

Il campione della Use ha parlato della stagione 2022 ammettendo un problema di disidratazione al Tour ma anche il rischio di un calo a breve termine

Tadej Pogacar

Tadej Pogacar

Bologna, 20 ottobre 2022 - Da circa quattro anni Tadej Pogacar vince corse. Nel suo palmares due Tour de France, due Lombardia, una Liegi e tanti altri successi, ma il periodo di picco di performance potrebbe essere più breve del passato. I ritmi intensi del ciclismo, secondo Pogacar, consentono circa 7 anni di alto livello, poi dovrebbe arrivare un normale calo. Lo sloveno di fatto sarebbe a metà del suo periodo di massimo livello.  

Pogacar: “Tra tre anni potrei calare”

 

In una intervista con Kate Wagner di Cycling Tips, Tadej Pogacar ha parlato del suo 2022 e del futuro da atleta di vertice nel ciclismo mondiale. Al Tour de France un problema di disidratazione lo ha condannato nella tappa del Galibier e grazie alla tattica della Jumbo Vingegaard ha potuto mettere il suo tassello sulla Grand Boucle: “Tutti dicono che ho perso il Tour, ma penso che un secondo posto sia il miglior modo di perdere - le sue parole - Nella tappa del Galibier non mi sono idratato a sufficienza e così ho fatto l’ultima scalata senza benzina, complice anche la tattica della Jumbo”. E se Pogacar imparerà dagli errori commessi per farsi trovare pronto nel 2023, dall’altro guarda anche al prosieguo della sua carriera: “Ogni dettaglio va curato, partendo dall’alimentazione e dalle ore di sonno e penso che il periodo al top della carriera di ciascun atleta sia limitato nel tempo”. Pogacar poi entra nei dettagli, per lui sono sette gli anni di vetta: “Credo che il picco possa durare circa 7 anni - l’analisi dello sloveno - Non penso riuscirò a fare dieci anni su questo livello e già da quattro sono nei professionisti. Se tra due o tre anni i miei risultati dovessero calare non mi stupirei. Lo accetterò serenamente, non si può essere sempre i migliori”. Leggi anche - Pogacar vince, l'abbraccio di Nibali