Lunedì 6 Maggio 2024

Froome assolto da accuse di doping. Via libera per il Tour 2018

Per la Wada non ci fu nessuna violazione alla Vuelta 2017. L'Uci archivia il caso Tour de France 2018, quando inizia. Tappe, squadre e favoriti

Chris Froome (Ansa)

Chris Froome (Ansa)

Roma, 2 luglio 2018 - Via libera a Chris Froome per il Tour de France 2018. Il ciclista britannico è stato assolto dalle accuse di doping alla Vuelta 2017:  i risultati dei campioni prelevati non costituivano un "AAF", ovvero "esito avverso" e quindi una violazione. Con questa formula la Wada (agenzia mondiale antidoping) ha informato l'Uci sull'esito delle indagini su Froome, da mesi nell'occhio del ciclone dopo essere risultato positivo all'uso di salbutamolo, un medicinale per l'asma, in un controllo effettuato lo scorso 20 settembre 2017 al Giro di Spagna. L'Unione ciclistica Internazionale ha così deciso di "archiviare il procedimento" nei confronti del vincitore del Giro d'Italia 2018.  La Federciclismo mondiale ha spiegato come la Wada abbia sostanzialemente preso atto della buonafede di Froome per la mancanza di prove certe di dolo.

VIA LIBERA PER IL TOUR - L'archiviazione spalanca le porte della Grande Boucle al quattro volte vincitore del Tour, dopo che, secondo i media francesi, gli organizzatori avevano deciso di escluderlo come "persona sgradita" in grado di ledere l'immagine dell'evento. Christian Prudhomme, direttore della corsa a tappe francese, ha confermato all'Afp che il corridore potrà prendere il via il 7 luglio e lottare per la maglia gialla.  "Non ho mai dubitato - le prime parole del kenyano bianco - che questo caso sarebbe stato archiviato per il semplice motivo che sapevo di non aver fatto nulla di male. Ora possiamo concentrarci tutti sul Tour". 

LA VICENDA - Froome si è sempre difeso dinanzi alla presenza di una concentrazione di salbutamolo superiore a 1000 ng/ml come previsto dal regolamento, sostenendo che la sostanza era contenuta in un farmaco per l'asma. Nella lunga nota l'Uci, nel ripercorrere tutto l'iter della vicenda e di come si è proceduto, ha ribadito di aver "preso in considerazione tutte le prove rilevanti nel dettaglio (in consultazione con i propri esperti ed esperti della WADA)". La Federazione internazionale ha quindi annunciato che "il 28 giugno 2018, la WADA ha informato l'UCI che avrebbe accettato, sulla base dei fatti specifici del caso, che i risultati del campione del sig. Froome non costituivano un AAF (Esito avverso, ndr)". Quindi ha optato per l'archiviazione.