Si ispira ad Aspen ’89 lo studio di architettura più grande d’Europa

Si ispira ad Aspen ’89  lo studio di architettura  più grande d’Europa

Si ispira ad Aspen ’89 lo studio di architettura più grande d’Europa

I ’Milano Docklands’, i vecchi grandi stalli della stazione Centrale che, fino agli anni Ottanta, prima di essere completamente abbandonati, erano depositi e piccoli negozi di vicinato, diventeranno la ’Casa dell’architettura’, uno dei più grandi centri di architettura sperimentale d’Europa. Siamo a NoLo, in via Sammartini, e i diecimila metri quadrati suddivisi in 28 tunnel, ex stoccaggio di merci, ospiteranno gallerie espositive, atelier di produzione, laboratori di robotica e prototipia avanzata.

Ma anche ricerca, didattica e spazi liberi per gli scambi culturali che avverranno con le università di Architettura di tutto il mondo. Il progetto Drop City, che sarà completo entro la fine del 2024, è ideato dall’architetto Andrea Caputo (nella foto) e sarà un regalo alla città, perché molti spazi, come la grande biblioteca di libri di design e architettura, saranno pubblici. Il progetto, sviluppato da Nhood, è già visitabile, a partire dalla installazione, simbolo della cultura di questo progetto pioniere, progettata dallo Studio Ossidiana di Rotterdam, ispirata al congresso organizzato dall’International design conference in Aspen nel 1989.

In quell’occasione, alcuni dei più visionari designer italiani, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass, Mario Bellini, Gae Aulenti, Italo Lupi furono invitati in Colorado per raccontare il proprio lavoro, c’era anche Steve Jobs. In quella settimana presero forma alcuni temi chiave del design italiano: l’interdisciplinarietà, la costruzione di comunità di progettisti, la visione umanistica, l’attitudine sperimentale che non ha mai fatto a meno della componente artigianale. An.Gi.