Martedì 23 Aprile 2024

Iacurci colora l’iconica Brera Ecco l’oasi pop

Iacurci colora  l’iconica Brera   Ecco l’oasi pop

Iacurci colora l’iconica Brera Ecco l’oasi pop

di Anna Giorgi

Brera, il quartiere degli artisti, all’invito di immaginare il futuro con la creatività, risponde che "il futuro è ora e invita i designer a progettare nuovi scenari, che non siano possibilmente distopici e pessimistici". L’artista Agostino Iacurci raccoglie la sfida con il suo ’Dry Days, Tropical Nights’, una grande installazione figurativa che avvolge la torre in largo Treves, il palazzo progettato da Arrigo Arrighetti nel cuore di Brera che sarà demolito subito dopo la design week per lasciare spazio a nuovi progetti immobiliari.

Il Fuorisalone sarà quindi l’ultima preziosa occasione di varcare la soglia dello storico edificio in Brera. L’intervento di Iacurci parte dalla facciata esterna della struttura con un lavoro grafico per poi proseguire all’interno del palazzo, un grande spazio che avvolgerà i visitatori in uno spettacolo di colori e luci. L’opera pop di grande impatto grafico invita lo spettatore a guardare al futuro del Pianeta e in generale dell’umanità e a ripensare un futuro migliore. La sua riflessione prende spunto dal libro ’Viaggio in Italia nell’Antropocene’ in cui il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l’Italia nel 2786.

I climatologi valutano che con l’attuale gestione del Pianeta, ci troveremo di fronte a paesaggi desertici e tropicali. Da questa considerazione prende vita ’Dry Days, Tropical Nights’: da una parte la luce del giorno, il colore, la positività; dall’altra la dolcezza della notte e le domande esistenziali. "L’opera si configura come una sorta di miraggio-presagio", racconta Iacurci. "Parla della trasformazione urbana e più in generale di come il paesaggio in senso più ampio evolva continuamente. L’ho immaginata come un’allucinazione temporanea che dialoga e trasforma l’architettura dell’iconico palazzo nel cuore di Milano e destinato all’abbattimento".

Nella stessa piazza, lo showroom di Marsotto presenta una collezione di mobili in marmo firmata dallo studio inglese Barber & Osgerby. ’Solid Nature’, dopo la monumentale installazione negli spazi di Alcova del 2023, si trasferisce a Brera con un progetto firmato OMA nel garage e nel giardino di una casa privata di via Cernaia. A Casa Mutina sarà presentato un progetto di sperimentazione sulla superficie ceramica firmato da Patricia Urquiola e Michael Anastassiades. All’Acquario Civico l’appuntamento è con l’azienda Stark che ha progettato ’Trame’: un esercizio interattivo-percettivo con cui l’azienda che produce installazioni multimediali e interatcive experience affronta il tema di partecipazione e coralità.

E torna l’appuntamento imperdibile per chi ama l’interior con Dimoregallery in via Solferino 11. Citofonare al secondo piano del un palazzo milanese del diciottesimo secolo, che inizialmente era l’appartamento privato dei due fondatori, Britt Moran ed Emiliano Salci, poi trasformato in una galleria composta da 8 stanze, dove pezzi di metà secolo, italiani e stranieri, coesistono con oggetti contemporanei provenienti dalla scena del design internazionale o prodotti da loro stessi sotto il brand ’Dimoremilano’.