Mercoledì 24 Aprile 2024

AlphaTauri, operazione riscatto con De Vries

Dopo un 2022 da dimenticare, la scommessa è l’olandese che prende il posto di Gasly passato all’Alpine. Confermato Tsunoda

di Riccardo Galli

Il nome nuovo è quello di Nick De Vries. La certezza, o meglio, la scommessa da rimettere sul piatto, porta il nome di Yuki Tsunoda. Di sicuro c’è comunque un dato di fatto che accompagna AlphaTauri in questo Mondiale: cancellare il passato, resettare il 2022 e puntare a un risultato minimo che scavalchi la delusione di quel nono posto nella classifica costruttori raggiunto (fra l’altro non senza difficoltà) l’anno scorso.

Il team di Faenza, dunque, vuole e deve voltare pagina e ad ammetterlo, senza giri di parole, è il team principal della scuderia italiana, Franz Tost. "Niente scuse o alibi – la sua sentenza – il risultato del 2022 è stato deludente, quindi...".

Quindi ci sarà da rimboccarsi le maniche, spingere forte sulla AT4, che di sicuro, nello sviluppo, è andata a correggere tutto quello che aveva funzionato male nell’AlphaTauri 2022. Macchina migliore, dunque, ma con un Gasly (la prima... punta dello scorso anno) in meno. E qui ecco finire buona parte di responsabilità e di pressioni sull’olandese De Vries che prende appunto il posto di Gasly, passato all’Alpine con la prospettiva di una stagione nella scia dei top driver del Mondiale.

Tutta ’colpa’ (si fa per dire) del contratto che l’ex AlphaTauri aveva firmato con la scuderia di Faenza, contratto che prevedeva per Gasly una liberatoria automatica in caso di chiamata da un team che avrebbe potuto offrirgli condizioni migliori.

Il direttore tecnico Andrew Shovlin punta comunque forte sulle motivazioni di De Vries. "Non sarei affatto stupito di vederlo proprio in Red Bull in futuro". Il talento c’è, la voglia di puntare in alto anche e, aggiunge il dt di AlphaTauri "mi ha stupito il fatto che non abbia ricevuto altre offerte".

Riflettori sulla AT04. Le auto del 2023 potrebbero sembrare sostanzialmente uguali. Questo perché gran parte delle modifiche regolamentari coinvolgono il fondo della vettura, al fine di eliminare totalmente il fastidioso fenomeno del porpoising.

Sul sito ufficiale della scuderia, si spiega che le nuove AlphaTauri monoposto risultano leggermente più alte, poiché il regolamento prevede un aumento dell’altezza minima del plank – la parte centrale del fondo – di 10 mm, mentre i bordi laterali si alzeranno di ulteriori 15mm.

Giro di vite anche su qualche altro dettaglio aerodinamico all’avantreno: all’ala anteriore sono stati imposti nuovi vincoli alla zona di raccordo tra i quattro profili dell’ala anteriore e le bandelle verticali esterne degli endplate, mentre crescono di un terzo le dimensioni degli specchietti retrovisori.

Avanti tutta, insomma, sul 2023, magari sfruttando subito le tappe del Bahrain e dell’Arabia Saudita dove la casa italiana riuscì a mettere insieme risultati positivi. "Poi – conclude Tost – ricordo che l’anno scorso De Vries a Monza è stato straordinario... e mi piace pensare che abbia i numeri per ripetersi anche con noi".