Giovedì 7 Novembre 2024
AGENZIA EDI-PRESS
Economia

Bonus barriere architettoniche: tutti i cambiamenti previsti dal nuovo decreto legge

Lavori / Ecco le novità: sì alle coperture soltanto per interventi particolari che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscale ed elevatori

Dal 30 dicembre 2023 è stato modificato anche il bonus 75% per l'edilizia

Dal 30 dicembre 2023 è stato modificato anche il bonus 75% per l'edilizia

L’ultimo decreto legge varato dal Governo ha cambiato e non di poco tutti i bonus edilizi. Sono state modificati molti aspetti del “Decreto Rilancio” e, dal 30 dicembre 2023, gli interventi edilizi sulle barriere architettoniche sono coperti al 75% solo nel caso in cui riguardino scale, rampe, ascensori, servoscale e piattaforme elevatrici. Questo cambiamento non è da sottovalutare poiché viene tracciata la linea che divide i lavori previsti e quelli no. Va ricordato che non esisteva questa separazione prima e, grazie a ciò, ha potuto godere di questo aiuto anche chi si è concentrato su lavori che riguardano l’ampliamento del bagno o il rifacimento del pavimento. Non sono stati modificati, invece, i requisiti per ottenere il suddetto bonus mentre un altro cambiamento ha riguardato la modalità di fruizione. A tal proposito non si potrà avere la cessione del credito o lo sconto in fattura ma l’unico modo sarà la detrazione dell’Irpef, mentre i pagamenti dovranno essere effettuati solo tramite bonifico parlante. Tuttavia sarà ancora possibile farlo solo nel caso si tratti di parti comune di un condominio, se la persona che richiede il bo-nus ha un reddito non superiore ai 15mila euro o se si ha un disabile in famiglia. La scadenza resterà il 31 dicembre 2025 con la divisione in 5 rate annuali. Confermati anche i tetti di spesa su cui poter utilizzare il 75%: 50 mila euro per unità unifamiliari o unità immobiliari indipendenti che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari, 40 mila euro moltiplicati per il numero di unità che compongono un edificio che contiene da due a otto unità immobiliari e 30 mila euro moltiplicati per il numero di unità che compongono un edificio che contiene più di otto unità immobiliari.