
Un momento della lavorazione all’interno di una cartiera lucchese (foto Alcide)
La Bper è partner del forum "Il futuro della carta: tra innovazione e sostenibilità" che si tiene oggi a palazzo Bernardini, sede di Confindustria Toscana Nord; primo appuntamento del ciclo di incontri promossi da QN-Quotidiano Nazionale sul tema “Le sfide dei territori e dei distretti italiani: QN incontra i protagonisti delle filiere“.
L’istituto di credito inquadra così l’attuale contesto economico: "Dopo l’intensa frenata del 2020, il 2021 è stato un anno di ripresa. Le migliori condizioni del contesto pandemico si sono riflesse, in generale, anche sull’attività economica che, esclusi i primi mesi dell’anno, si è mantenuta su valori superiori a quelli dell’anno precedente. La ripresa del 2021 è stata però messa a dura prova, nei primi mesi del 2022, dai forti incrementi dei costi delle materie prime e dalla difficoltà negli approvvigionamenti, accentuata dalla guerra tra Russia e Ucraina. Oggi – spiegano ancora da Bper – il sistema bancario è chiamato a sostenere il mondo imprenditoriale attraverso l’attivazione di misure di contenimento degli effetti della crisi sul circolante aziendale, ad esempio con l’erogazione di finanziamenti a breve termine che possano permettere di dilazionare l’aumento dei costi energetici e delle materie prime".
"Per le situazioni – va avanti Bper – più complesse e per le aziende maggiormente energivore, invece, queste misure possono essere applicate nel medio-lungo termine utilizzando gli strumenti di garanzia messi a disposizione del pubblico nei due anni di pandemia. È in corso di riscrittura il protocollo per l’utilizzo della garanzia Sace anche per ammortamenti lunghi; si possono inoltre mettere a disposizione strumenti di finanziamento a lungo termine, compreso il leasing, che siano a sostegno di programmi d’investimento tesi a rendere più efficace il processo produttivo, alla riqualificazione degli impianti e allo sviluppo di nuovi mercati commerciali per meglio distribuire a valle l’impatto dei maggiori costi. Per quest’ultimo aspetto saranno decisive anche le politiche fiscali espansive, che permettano di rendere vantaggiosi gli investimenti strutturali".
In Italia la filiera carta e grafica è composta dalle industrie delle macchine per la grafica e la cartotecnica, dalle industrie cartarie e dalle industrie grafiche e cartotecniche, con 16.469 aziende. In Toscana il settore ha una tradizione territoriale e culturale di oltre cinque secoli, fino a determinare, oggi, un primato al mondo. L’attività cartaria regionale produce circa l’80% della produzione nazionale di carta tissue (17% del dato europeo) e quasi il 40% della produzione nazionale di cartone ondulato (5% del dato europeo). Nel distretto lucchese sono localizzati i più importanti produttori nazionali di carte per uso igienico-sanitario, che si posizionano al primo posto assoluto in Europa con il 21% di volumi produttivi.
Vista la volatilità del prezzo della materia prima e dell’elevato consumo di energia che lo caratterizza, il settore della carta è interessato e condizionato dall’incremento dei costi e dalle problematiche di approvvigionamento. Le banche come Bper possono sostenere il settore con misure di supporto del circolante, che redistribuiscano nel medio e lungo termine, con finanziamenti garantiti da Sace, i maggiori costi che le aziende stanno sostenendo in questo periodo.