Sabato 27 Luglio 2024

Le autostrade elettrificate tra le possibili soluzioni

Istituzioni al lavoro per tutelare l’ambiente salvaguardando le attività produttive

Le autostrade elettrificate tra le possibili soluzioni

Le autostrade elettrificate tra le possibili soluzioni

Il report del Mims analizza anche la possibilità di trasformare il trasporto stradale del commercio pesante in uno scorrimento maggiormente sostenibile. Come spiegato prima, è complicato immaginare un tir che funzioni con un motore elettrico o ibrido, e, infatti, specialmente per le lunghe distanze, il rapporto mostra una situazione di incertezza tecnologica. Trovare alternative capaci di ridurre le emissioni sono, quindi, di più complessa valutazione. Ma, alla fine, si possono proporre tre diverse alternative, partendo dai veicoli elettrici a batteria (Bev), che sono attualmente oggetto di importanti investimenti e progetti pilots sia per stazioni di ricarica ad altissima potenza sia per la sostituzione veloce delle batterie alle stazioni di servizio. Analizziamo ora la seconda possibilità ipotizzata, ossia i Fcev, veicoli a idrogeno a celle a combustibile. A fronte di un’efficienza ridotta, l’idrogeno permette rifornimenti più veloci rispetto all’elettricità, con anche possibili vantaggi in termini di tempo per percorrenze lunghe. Tragitti che sono limitati da obblighi di pausa e di riposo per i conduttori dei mezzi pesanti, che potrebbero, tra l’altro, essere usati per la ricarica elettrica. Se le applicazioni tecnologiche sui mezzi possono risultare ancora complicate, si potrebbe pensare a una riqualificazione del manto stradale, come le autostrade elettrificate a catenaria, l’electric road system: comparando ciò che succede per i treni, l’idea potrebbe essere quella di dotare la corsia destra delle autostrade di due linee elettriche sospese, capaci di alimentare il motore elettrico attraverso un doppio pantografo. In ogni caso, però, ci sono problemi infrastrutturali da risolvere, come l’accessibilità delle infrastrutture di rifornimento e la disponibilità adeguata di elettricità. Oltre a questo, serve maggiore disponibilità di materie prime per la fabbricazione di batterie e fuel cells. Creare una rete ad alta tensione a servizio degli assi autostradali potrebbe essere in prima battuta una soluzione.