Mercoledì 24 Aprile 2024

Bper Banca a sostegno dello sviluppo

Bper Banca  a sostegno  dello sviluppo

Bper Banca a sostegno dello sviluppo

Il partner principale per lo sviluppo sostenibile delle aziende del distretto della carta. E’ quello che vuole essere Bper Banca diventata, con l’acquisizione sul territorio di Lucca e di Pistoia delle filiali ex Carige e quindi anche della controllata Banca del Monte di Lucca, l’istituto ad avere "una consistente e importante" presenza e responsabilità in questa parte di Toscana che vede, tra i suoi primati industriali, proprio la filiera della carta. Un distretto che, ricorda Simone Maci, responsabile della Direzione territoriale Centro Ovest di Bper Banca, rappresenta circa l’80% dell’industria cartaria italiana, secondo produttore europeo e quarto nel mondo, con oltre 350 aziende e più di 10mila dipendenti e altrettante famiglie con un indotto fatto dalle imprese che producono i macchinari per le cartiere e ne assicurano la manutenzione. Delle aziende della filiera della carta, così importanti per la Toscana e per il Paese, Bper Banca vuole essere un "partner privilegiato" nell’accompagnarle nel percorso di crescita interna e internazionale e soprattutto della transizione ecologica. Perché è proprio quello "green" uno dei temi più importanti che sta, e deve, affrontare il settore. Tema di cui si parlerà oggi a Lucca nell’incontro sul distretto toscano della carta organizzato da Quotidiano Nazionale e che vede Bper Banca, per cui alla tavola rotonda parteciperà Simone Maci, tra i partner dell’iniziativa.

Bper Banca, cresciuta negli ultimi anni fino a essere il terzo gruppo creditizio italiano con oltre 5 milioni di clienti, è oggi un player di riferimento a livello nazionale per famiglie e imprese e rivendica questo ruolo anche nei territori a cominciare da quelli dove è più sensibile la sua presenza come il distretto della carta. Un settore, aggiunge Maci anticipando il suo intervento all’odierna tavola rotonda in programma a Lucca, che rappresenta "un’eccellenza" con oltre 4 miliardi di fatturato, oltre la metà dei quali esportati, ma che allo stesso tempo deve affrontare molte, significative sfide. La prima riguarda, partendo dal fatto di essere quella della carta un’industria particolarmente energivora, il risparmio energetico e gli investimenti nelle fonti rinnovabili".

"Al contempo – prosegue Maci – è fondamentale che la filiera della carta continui a realizzare percorsi virtuosi in tema di circular economy, a cominciare dal riciclo dei materiali, senza trascurare altri aspetti fondamentali come l’incidenza dei trasporti, l’innovazione tecnologica e il rafforzamento anche attraverso operazioni di M&A. Un percorso per cui – conclude Simone Maci – Bper Banca vuole essere un elemento di sostegno per le imprese sul fronte dei finanziamenti per la crescita e la transizione ecologica – che per quelli green prevedono, come del resto indica l’Europa, condizioni di ancora maggiore favore – ma anche un partner capace di supportare non solo l’ordinario ma anche lo straordinario accompagnando le aziende nei loro progetti di sviluppo oppure saperle affiancare all’interno del complesso mondo burocratico e normativo per cogliere al meglio le opportunità – si pensi ai bandi – offerte dal Pnrr".