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Vitamina D, alleata preziosa per la salute

Non è solo ’amica delle ossa’: aiuta muscoli, apparato cardiaco e sistema immunitario, ed è importante in gravidanza e allattamento

17/10/2023 - di Gloria Ciabattoni

Vitamina D, alleata indispensabile della nostra salute soprattutto in questo periodo dell’anno, quando ci si avvicina alla stagione fredda. Ma perché è così importante questa vitamina? Ne parliamo con il professor Sandro Giannini, Professore Associato di Medicina Interna, Università di Padova, Dirigente Medico presso la Clinica Medica 1, Azienda Ospedale-Università di Padova e Direttore Responsabile del Centro Regionale Specializzato per l’Osteoporosi, Regione Veneto.

 

Professore, la vitamina D, definita amica delle ossa, è importante anche per altri aspetti della nostra salute?

«Vorrei fare una premessa. La ricerca scientifica ha accertato da tempo il ruolo fondamentale della vitamina D per quanto riguarda la salute dell’apparato muscolo-scheletrico, in quanto aiuta il metabolismo di calcio e fosforo, e di conseguenza a prevenire e contrastare l’insorgere di patologie quali osteoporosi e rachitismo».

 

Ma si può parlare anche di effetti extrascheletrici della vitamina D?

«È assodato che livelli bassi di questa vitamina sono associati all’osteosarcopenia, che può interessare persone della terza età, e alla miopatia, anche grave, ovvero il danneggiamento dei muscoli volontari, o striati. E se il muscolo non sostiene lo scheletro si può incorrere in cadute e conseguenti fratture, particolarmente pericolose per persone anziane, con fragilità ossea. Poi se consideriamo che anche il cuore è un muscolo, possiamo ben capire come una carenza di questa vitamina possa ledere anche l’apparato cardiaco».

 

Si parla molto della vitamina D a proposito di cure antitumorali…

«Sono in corso da anni ricerche scientifiche sul ruolo della vitamina D nella prevenzione di varie patologie, dal diabete alle malattie autoimmuni, al tumore, ma bisogna attendere studi più ampi, anche se i risultati finora ottenuti sono soddisfacenti. Sono convinto che entro pochi anni avremo risultati definitivi. Al momento posso dire che in campo oncologico abbiamo dati interessanti che associano la carenza di questa vitamina all’insorgenza di tumori alla mammella e al colon, ma bisogna ben capire se correggendo l’ipovitaminosi abbiamo buoni esiti.

 

Ci sono altri ambiti nei quali la vitamina D è importante?

«Sì, lo è soprattutto in gravidanza e allattamento. Oggi questa vitamina è a carico del sistema sanitario solo per un numero ridotto di condizioni, tra cui primeggiano le patologie scheletriche, ma nei casi di cui sopra viene prescritta anche senza bisogno che la neomamma faccia un dosaggio».

 

Oltre alle neomamme, chi deve assumere un supplemento di vitamina D?

«Tutte le persone con fragilità ossea, molto debilitate, che vivono in Istituto, con problemi motori, sofferenti di osteoporosi, ma che ancora non fanno una terapia, devono prendere la vitamina D anche senza il dosaggio nel sangue. Anche chi assume farmaci per l’osteoporosi deve assumere vitamina D per raggiungere i valori ottimali, che sono di almeno 30 ng/mL, e sono circa uguali per uomini e donne, indipendentemente dall’età».

 

Professore, siamo in autunno, andiamo incontro alla stagione dei raffreddori: la vitamina D ci aiuta?

«Certamente. La scienza ha assodato da tempo il ruolo di questa vitamina nella difesa del sistema immunitario, ci sono molti studi che ne evidenziano l’azione protettiva dalle infezioni virali. Ed è molto importante perché un apporto di vitamina D aumenta il potenziale immunologico nei soggetti con malattie respiratorie».