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Sport estivi, rischi e benefici. I consigli degli ortopedici

Padel, sup, beach volley, trekking: informazioni utili dagli esperti per divertirsi senza conseguenze

23/06/2023

Ci vuole il fisico, ma anche la testa. Con l’arrivo del caldo, infatti, esplodono gli sport estivi all’aperto, ma gli esperti invitano alla cautela per evitare traumi fisici: con le dovute accortezze ci si può proteggere da traumi e contusioni. “Conoscere la tecnica è importante – sottolinea Alberto Momoli, presidente Siot, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia – e rispettare un’adeguata preparazione fisica prima di dedicarsi allo sport durante le vacanze estive è fondamentale per limitare il rischio di infortuni ai legamenti, muscoli e ossa. Spesso chi pratica i più comuni sport in estate tende a farlo in modo amatoriale aumentando il rischio di stress muscolari, distorsioni e lesioni”. Dalla Siot arrivano informazioni utili.

 

Via libera al padel non solo per i giovani. Secondo gli ortopedici, infatti, la possibilità di modularne l’intensità senza diminuire il divertimento consente di praticarlo anche in età più avanzata con cautele, preparazione e l’assoluta certezza di essere in grado, soprattutto da un punto di vista cardiovascolare (utile una certificazione medico sportiva), di praticare uno sport con un discreto impatto fisico. Al contrario, il Sup, una variante del surf, non è adatto agli over 70. L’utilizzo della tavola con la mono pagaia presuppone buona elasticità muscolare, discreta forza muscolare degli arti inferiori, riflessi validi e agilità articolare non sempre presenti nella popolazione anziana. Anche chi non è in perfetta forma può praticare invece il beach volley con sufficiente sicurezza: serve po’ di stretching iniziale. Ed è utile sapere che anche con una corsa sulla spiaggia, soprattutto a piedi nudi, si è a rischio di sovraccarichi funzionali di caviglie e ginocchia, che possono portare ad infiammazioni tendinee (tendiniti del tallone d’Achille o fasciti plantari) molto fastidiose. Va inoltre considerato che nuotare in mare o in piscina non è la stessa cosa e che il maggior sforzo in mare dovuto alle correnti o al moto ondoso, non necessariamente è da considerare un fattore positivo per il potenziamento muscolare rispetto alla piscina. Per chi ama il trekking, infine, la calzatura adatta consente di evitare sovraccarichi funzionali e metatarsalgie (dolore sotto la pianta del piede) e prevenire distorsioni.