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Sguardo spento, addio. Così gli occhi tornano in primo piano

Non solo Blefaroplastica

18/07/2021 - di Olga Mugnaini

Alzare il sopracciglio, spostare o modificare i volumi palpebra. Oppure contrastare l’effetto dell’invecchiamento ‘rinfrescando’ lo sguardo. Sono numerosi gli interventi di blefaroplastica, che consentono di correggere i difetti dell’occhio, di cui si è parlato a un recente convegno dell’Aicpe, associazione italiana di chirurgia plastica estetica. Eccone alcuni.

 

Cantopessi – Statica o dinamica, la cantopessi è un intervento che permette di portare verso l’alto l’angolo esterno dell’occhio (canto). È una pratica chirurgica utile per correggere un difetto congenito della forma dell’occhio, definito volgarmente occhio all’ingiù, ma anche per migliorare l’aspetto delle palpebre inferiori, soggette a lassità per effetto dell’invecchiamento.

 

Lifting Medio-facciale (Mid-face Lifting) – È indicato per rialzare i tessuti molli della zona idealmente compresa tra la linea degli occhi e quella della bocca (naso escluso), particolarmente soggetti ad elastosi da invecchiamento. Molto spesso questa zona viene trattata con tecniche di riempimento (tramite filler o grasso autologo) che hanno il limite di avere risultati transitori e soprattutto, a lungo andare, modificano l’aspetto e la forma naturale del volto. È una pratica chirurgica invasiva, realizzata in anestesia generale

 

Periorbitoplastica Mininvasiva – Ha l’obiettivo di riposizionare il sopracciglio, ma agisce anche sull’aspetto delle palpebre ed elimina le rughe della fronte, donando allo sguardo e al volto maggiore freschezza. Si tratta di una tecnica nata in Brasile, si svolge in anestesia locale e lascia una sola cicatrice al margine del cuoio capelluto.

 

Blefaroplastica – le tecniche miste – Le pratiche chirurgiche e non chirurgiche possono essere associate tra loro, a seconda dei casi specifici, per intervenire sui diversi difetti delle palpebre e in base a quali volumi vanno ripristinati o ridotti.