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Sclerosi multipla, ok alla prima terapia ad alta efficacia a casa

Esiti positivi a lungo termine, l'inizio precoce del trattamento fa la differenza

21/04/2022

Un altro passo importante nella lotta alla sclerosi multipla: l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato via libera alla rimborsabilità di Kesimpta (ofatumumab), primo trattamento ad alta efficacia a domicilio mirato alle cellule B indicato per adulti con sclerosi multipla nella forma recidivante remittente (SMRR) laddove si ripresentano riacutizzazioni seguite da intervalli liberi, con sintomi più lievi o assenti. La terapia consiste in un anticorpo monoclonale anti-CD20 che viene somministrato in autonomia, da soli a casa, tramite penna già riempita, una volta al mese per via sottocutanea.

 

Efficacia

Con ofatumumab gli studi hanno mostrato una riduzione delle ricadute annuali di oltre il 50% rispetto a teriflunomide e una riduzione del rischio relativo di progressione della disabilità confermata a 3 mesi superiore al 30%. Il farmaco segna  quindi un passo avanti interessante nel trattamento della patologia, dal momento che nessuna attività di malattia viene riscontrata al secondo anno di trattamento all’incirca in 9 pazienti su 10.

 

“La sclerosi multipla è una patologia cronica dal decorso imprevedibile. L’obiettivo che ci poniamo come specialisti è quello di far intraprendere al paziente un percorso terapeutico adeguato e specifico per il suo quadro clinico, fin dall’insorgenza della malattia”, ha commentato Claudio Gasperini, direttore di Neurologia e Neurofisiopatologia al S. Camillo-Forlanini di Roma, coordinatore del Gruppo SIN per la Sclerosi Multipla. “Poter rallentarne la progressione, ridurre la frequenza e il numero di recidive, ci permette di limitare il grado di disabilità dei pazienti e migliorare la qualità di vita“.

 

“Il profilo di sicurezza favorevole di ofatumumab, la sua efficacia clinica e la possibilità dell’ autosomministrazione a domicilio lo candidano a diventare un trattamento di prima scelta per i pazienti con forme recidivanti e remittenti, con vantaggi nella riduzione dei costi a carico del Sistema sanitario”, aggiunge da parte sua Maria Trojano, professore ordinario di neurologia all’ Università di Bari.

 

“La cura personalizzata, grazie alle terapie oggi disponibili, cambia le prospettive esistenziali, migliora la qualità di vita e riduce i costi per la persona e per la collettività”, ha concluso Mario Alberto Battaglia, direttore generale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM).

 

130mila diagnosi all’anno

Siamo di fronte a una malattia neuroinfiammatoria cronica che ostacola il normale funzionamento del cervello, dei nervi ottici e del midollo spinale, portando nel tempo a diversi gradi di disabilità fisica ed emotiva. Solo in Italia colpisce 130mila persone e la sua incidenza è di circa 3.400 nuovi casi all’anno nella fascia più giovane e produttiva della società (20-40 anni), con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini.