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Sanità hi-tech, qui il futuro è già realtà

Alla scoperta delle soluzioni di diagnostica digitale di Siemens Healthineers, che rivoluzionano i tempi e le modalità di molti interventi

17/12/2023 - di Franca Ferri

«Sto facendo colazione al bar, ho difficoltà a parlare a muovermi, cado a terra… i miei parametri vitali vengono trasmessi immediatamente dal sensore che ho al polso a una centrale di controllo: sono molto fuori norma e parte subito un’ambulanza. Quando arriva, il medico ha già il quadro della situazione, e mentre corriamo in ospedale, la piccola tac a bordo verifica ulteriormente le mie condizioni. E al pronto soccorso, tutto è già pronto per trattare correttamente l’ictus che mi ha colpito…»

 

Certo, sembra un racconto di fantascienza, ma questa simulazione in realtà virtuale, “Time is Brain Experience“, provata nel laboratori di Siemens Healthineers a Erlangen, nel distretto biomedicale di Norimberga, non racconta solo il sogno di una sanità digitale e integrata, ma già molti punti di contatto con la realtà. Nell’ecosistema della ’medical valley’ di Erlangen, in strettissima collaborazione con il vicino ospedale, con l’Università, il centro Siemens Healthineers mette insieme ricerca e produzione, con collaborazioni scientifiche e competenze mediche che in ogni momento forniscono feedback preziosi. Il risultato sono tecnologie sempre più avanzate ed efficaci di diagnostica per imaging e laboratori di precisione, con l’obiettivo di una miglior cura del paziente, e un efficientamento delle procedure e dei costi. E con un denominatore comune: l’avanzamento tecnologico e digitale, compreso l’utilizzo fondamentale dell’Intelligenza Artificiale, a tutto vantaggio della velocità e della previsione delle risposte ai quesiti diagnostici.

 

Insomma, un assaggio ’dell’ospedale del futuro’ che in molti casi è già realtà. Ad esempio in alcuni ospedali spagnoli dove la ’stroke unit (per gli ictus) è già attrezzata con un innovativo sistema angiografico biplanare, in grado di produrre immagini Ct-like necessarie per la mappatura perfusionale senza l’uso di una tac tradizionale: così è possibile il trasferimento del paziente direttamente in sala angiografica, riducendo i tempi di trattamento e di conseguenza salvando funzionalità cerebrali (durante un ictus, ogni minuto che passa muoiono quasi due milioni di cellule cerebrali, per questo la velocità di trattamento è fondamentale).

 

Tra Tac, risonanze magnetiche, ecografie, analizzatori ultrarapidi, a Erlangen il futuro corre già veloce. Ad esempio con le tomografie con tecnologia Photon-Counting, che ha una risoluzione migliore e una riduzione della dose di radiazioni fino al 45% per le scansioni a risoluzione ultra-high (UHR) rispetto agli scanner tradizionali. Inoltre, acquisisce una quantità maggiore di dati utili in quanto in grado di rilevare direttamente ogni singolo fotone di raggi X e il relativo livello di energia senza la necessità di convertirlo prima sotto forma di luce visibile. Risultato: scansioni ad elevata velocità per immagini ad altissima risoluzione. O ancora, le sale ibride Angio Ct, dove il chirurgo ha a disposizione immagini angiografiche e tac avanzate durante l’intervento, oppure l’utilizzo dell’IA nella scansione dei preparati cito-istologici (i vetrini tradizionali) per ingrandimenti e scansioni di altissima definizione.

 

In tutti questi sviluppi e macchinari medici, per analizzare la crescente mole di dati, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è fondamentale. Che non significa che si sostituisce al medico, anzi: significa che fornisce al medico, a cui spetta comunque il referto finale, strumenti più veloci e approfonditi. Ad esempio, l’IA garantisce una uniformità di valutazione dei parametri e può fare una ’prescansione’ che evidenzia le anomalie. Come pure è fondamentale l’integrazione tecnologica tra i diversi macchinari, e la condivisione di dati, nel massimo rispetto della privacy e della sicurezza: proprio per garantire questi aspetti viene adottata una soluzione con blockchain. Il futuro prossimo a cui si sta lavorando nel laboratori di Siemens Healthineers è il gemello digitale, da realizzare (sempre sulla base dei dati digitali raccolti) non per tutto il corpo umano ma per i singoli organi da curare: avere una visione realistica, completa e accurata di cuore, fegato, polmoni ecc diventerà per i medici uno strumento eccezionale di lavoro, e per i pazienti, una garanzia in più di efficienza e accuratezza della cura.»