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Prodotti dimagranti, i rischi delle diete improvvisate

Alimenti a basso contenuto calorico, monito degli specialisti di medicina ambientale: evitare soluzioni fai-da-te

02/05/2023

Complici le scorpacciate di Pasqua, e la sequenza dei ponti tra 25 aprile e primo maggio che hanno rincarato la dose di calorie ingerite, 16 milioni di italiani in sovrappeso proveranno un po’ di tutto per migliorare l’aspetto fisico e calare di peso in vista dell’arrivo dell’estate. Sono decisioni prese spesso a cuor leggero, inseguendo il miraggio di ritrovare la linea perduta attraverso espedienti poco ortodossi, comportamenti discontinui e scelte incongrue. Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), lancia l’allarme sulle diete improvvisate e le soluzioni dimagranti.

 

Secondo l’Italian Barometer Obesity Report, in Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, e circa 6 milioni di individui, pari al 12% della popolazione, sono a tutti gli effetti obesi, con una incidenza maggiore al Sud (14%) rispetto al 10,5% del Nord-Ovest e del Centro.

 

Si considera che il giro d’affari della dietetica oggi sia sopra i 14 miliardi di euro, tanto vale in Italia l’offerta di prodotti a basso contenuto calorico, con pochi zuccheri o senza grassi. Solo per gli integratori, la spesa nel nostro paese ha raggiunto i 4 miliardi di euro. Al tempo stesso si impenna la vendita dei farmaci per calare di peso che, a livello globale e secondo i numeri ufficiali, registrano un aumento del +25% solo nel primo trimestre del 2023.

 

“Tre persone su quattro, tra quanti iniziano una dieta – afferma il presidente Sima – ricorre ad fai da te, senza rivolgersi a un professionista del settore Un rischio sul fronte della salute, considerato che una dieta sbagliata e sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento e mal di testa ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iper-proteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950mila persone vanno incontro a conseguenze irreperabili a causa di diete alimentari sbagliate e malsane”.