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Problemi all’anca e ginocchio? Riparti dai campi da golf

Punti di forza e precauzioni per fare pratica sportiva a tutte le età

28/09/2023
Crediti iStock - Golfista sul campo da golf professionale

Problemi alla caviglia o al ginocchio? Una protesi d’anca e vorresti muoverti senza sforzare troppo le articolazioni? Prova a ripartire dai campi di golf. Questa è una pratica sportiva adatta a tutti e per tutte le età ma, come tutti gli sport, necessita di una preparazione atletica direttamente proporzionale al livello raggiunto.

 

“Raccomandiamo un adeguato riscaldamento e stretching di tutti i distretti muscolari prima di iniziare la giornata sul green”,  ha scritto Alberto Momoli, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT.  Nei golfisti più esperti – continua lo specialista, direttore di Ortopedia e Traumatologia nell’Ospedale San Bortolo di Vicenza – è utile una preparazione atletica mirata e seguita da un personal trainer. Nel caso si arrivasse alla pratica del golf dopo un infortunio, o in presenza di protesi articolari, è importante valutare in anticipo, consigliandosi con il proprio medico ortopedico, i livelli di sollecitazione compatibili con la forma fisica, e la preparazione necessaria ad affrontare lo sport”.

 

Lombalgie e tendiniti 

Ma quali precauzioni sono necessarie se desideriamo trascorrere una giornata sui campi da golf? Sono cinque le patologie ricorrenti segnalate dal vertice della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.

 

Punto primo, la lombalgia. Lo stress ripetuto del gesto atletico nel golf (in particolare quello dovuto alla torsione della colonna durante il movimento dello swing) può provocare un dolore alla colonna stessa, soprattutto nella parte bassa. Il dolore è sostenuto da una contrattura muscolare, talvolta temporanea e reversibile, ma spesso da eccessivo sovraccarico sulle faccette articolari e per la presenza di discopatie. In questo caso è opportuno un controllo, eventuali valutazioni diagnostiche e astenersi per un periodo più o meno lungo, dopo le cure più indicate, dalla pratica sportiva. A causa della ripetizione dei movimenti tipici di questo sport, con stress continui sull’inserzione dei tendini dell’avambraccio sull’osso, possono verificarsi anche delle tendinopatie del gomito (si parla, infatti, di “gomito del golfista”), patologie che limitano il gesto atletico ma anche le azioni quotidiane. 

 

Altri fastidi

Spesso i golfisti possono avere problemi anche alla spalla e al polso a causa di un sovraccarico dei tendini per i movimenti ripetuti che possono causare infiammazioni e microlesioni. Non va sottovalutato poi l’impatto sul ginocchio in seguito alla rotazione dell’anca. Potrebbero verificarsi lesioni a carico di un menisco o delle cartilagini (spesso già usurate in età avanzata). Le terapie indicate (da quelle farmacologiche a quelle chirurgiche nei casi più gravi) dipendono molto dall’entità del danno, dall’età del soggetto e dalla frequenza della pratica sportiva.

 

Cinque punti di forza

Si segnalano almeno cinque buoni motivi per cui questo sport intramontabile, il golf, può essere indicato, e praticato a tutte le età assecondando i consigli del medico, anche da chi ha avuto problemi articolari: 

– il golf è una disciplina con scarso impatto articolare e bassa frequenza di infortuni acuti;

– il golf comporta un esercizio cardiovascolare con effetti positivi sul metabolismo, soprattutto se nel campo ci si muove prevalentemente a piedi; 

– il golf consente di stare in mezzo alla natura e favorisce la socializzazione;  

– il golf aiuta, anche in età matura, a mantenere un trofismo muscolare di tutti i distretti anatomici, utile anche per la mobilità nella vita quotidiana;

– il golf è lo sport più consigliato a chi ha una protesi all’anca o al ginocchio proprio perché è a basso impatti e richiede movimenti coordinati.