Benessere

Prima regola a Natale, lascia stare la bilancia

di
Maria Cristina Righi
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Tra la settimana prima di Natale e l’Epifania si moltiplicano gli aperitivi con gli amici e i colleghi, ma anche pranzi e cene di famiglia. Come affrontare tutti questi appuntamenti, pieni di allegria ma anche di calorie? Ecco un piccolo manuale di sopravvivenza alle feste.

 

Peso ideale

Regola numero uno: non pesarsi. Si sa che pranzi e cene ricchi fanno aumentare il peso. Ma per avere davvero la misura degli eccessi non ha senso salire ogni giorno sulla bilancia. Il peso impiega una settimana per stabilizzarsi, quindi conviene pesarsi una settimana dopo l’Epifania per capire il peso reale.

 

Buffet

L’aperitivo è l’occasione più frequente in questo periodo e spesso ci si incontra subito dopo il lavoro. Da una parte si salta la cena e sembra di risparmiare tante calorie, ma dall’altra si arriva all’appuntamento affamati e ci si butta su noccioline e patatine accumulando le calorie di un pasto in un colpo solo. Pistacchi, arachidi e mandorle sono vere bombe di grasso e sale. Contengono il 70% di grassi e una manciata di questi raggiunge 100 calorie. Ma anche un bastoncino di carota diventa pericoloso inzuppato nella maionese. Conviene stare alla larga anche dai fritti e dagli zuccheri semplici che hanno un alto valore glicemico. Se c’è un buffet conviene riempire un piattino con il cibo più sano e socializzare con amici o colleghi: le chiacchiere non hanno calorie.

 

Bollicine

E per gli alcolici? È bene sapere che il vino fermo è meno calorico dello champagne o di altri spumanti: 80 calorie in un bicchiere balloon contro le 115 di una coppa di bianco brut o le 125 di un rosé. Se si amano le bollicine, l’ideale sono i vini pas dosé o gli ultrabrut che hanno solo 90 calorie.

 

Masticare bene

Il pranzo di Natale o la cena della vigilia, così come il cenone di Capodanno arrivano ad accumulare anche 3.000 calorie. Ma possono ridursi con alcuni accorgimenti. Invece di mangiare meccanicamente e velocemente, meglio prendersi tempo per assaporare e masticare il cibo. È importante per aumentare le sensazioni gustative, quelle che scatenano il senso di sazietà. Alla fine si mangerà un po’ di tutto, ma in quantità minore.

 

Acqua

Durante un pasto con molte portate si tende a scegliere un bicchiere di vino per calmare la sete. Per evitare di esagerare con l’alcol, è consigliabile bere un bicchiere d’acqua prima di ogni bicchiere di vino che in questo modo si degusterà meglio.

 

Grassi e fibre

I cibi grassi vanno sempre accompagnati dalle verdure ricche di fibre che rallentano l’assimilazione dei carboidrati e trasportano parte dei grassi direttamente nelle feci. Alla fine si avrà meno fame ai pasti successivi, perché in questo modo si secerne meno insulina. Un pasto ricco deve iniziare con un piatto di proteine. Partire subito con gli zuccheri (come pane bianco e vino) spinge l’organismo a immagazzinare per non rimanere senza proteine. Salmone affumicato, ostriche o anche foie gras (senza pane, ovviamente) sono primi piatti perfetti per inviare segnali giusti al cervello. Il corpo immagazzinerà meno durante tutto il pasto.

 

Proteine

Il giorno dopo un’abbuffata conviene preferire le proteine. Se la cena del 24 o del 31 è stata particolarmente ricca, per il pranzo del 25 o del primo giorno dell’anno si deve cambiare menù. Si saltano vino, pane, dolci e altri zuccheri e si mangiano solo proteine (per esempio frutti di mare). In questo modo si accumuleranno solo 600-700 calorie e si purificherà il corpo dalle tossine del giorno prima.

 

Sensi di colpa

Infine: mangiare più del necessario durante il periodo delle feste è normale. Meglio non preoccuparsi troppo di calorie e chili in più. Il senso di colpa genera stress e lo stress riduce il senso di sazietà, portando così a mangiare ancora di più.

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