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Le nuove terapie: nanotecnologia e trapianto di isole pancreatiche

Diabete di tipo 1 e 2 hanno diverse possibilità di cura per il compenso glicemico

19/11/2023

Tra le terapie di associazione per il diabete di tipo 2, quelle a due farmaci si equivalgono tutte sul controllo della glicemia, ma la più sicura contro il rischio di ipoglicemie è metformina /inibitori di SGLT-2 e la più vantaggiosa per il peso corporeo è quella metformina/analogo GLP-1. La terapia del diabete tipo 1 si basa sulla somministrazione di insulina associata a un programma nutrizionale e di attività fisica individuale. Ma sono molte le azioni che si vanno sviluppando in questi anni per i due tipi di diabete, fra cui quella basata su nanotecnologie i cui risultati sono stati pubblicati da poco sulla rivista internazionale Advanced Materials, una delle più prestigiose.

 

Nuove prospettive di cura con il trapianto di isole «in capsule» di pancreas e il trapianto di isole pancreatiche per chi soffre di diabete tipo 1, che consentono il compenso glicemico senza iniettare l’insulina. Anche per il diabete di tipo 2 si prospettano nuove classi farmacologiche che hanno dimostrato non solo efficacia nel controllo della malattia metabolica, ma anche di possedere effetti di prevenzione nefro-cerebro e cardio-vascolare.

 

 

Diabete: quattro classi di gravità

Sono 4 le classi di gravità da diabete: vediamole insieme.
1) Classe I: diabete mellito tipo 2° (non insulino dipendente) con tasso glicemico a digiuno mg 150/dL e tasso glicemico dopo pasto mg 180-200/dL.

2) Classe II: diabete mellito tipo 1° (insulino-dipendente) con buon controllo metabolico (tasso glicemico a digiuno mg150/dL e tasso glicemico dopo pasto mg180-200dL). Diabete mellito tipo 1° e 2° con iniziali manifestazioni micro e macroangiopatiche rilevabili con esami strumentali.

3) Classe III: diabete mellito insulinodipendente con scarso controllo metabolico (tasso glicemico a digiuno mg150dL e tasso glicemico dopo pasto mg 180-200dL) con iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti (nonostante una terapia corretta ed una buona osservanza da parte del paziente). Diabete mellito tipo 1° e 2° con complicanze micro e/o macroangiopatiche con sintomatologia clinica di medio grado, (es.
retinopatia non proliferante e senza maculopatia, presenza di microalbuminuria patologica con creatininemia ed azotemia normali, arteriopatia ostruttiva senza gravi dolori ischemici ecc.).

4) Classe IV: diabete mellito complicato da:

a) nefropatia con insufficienza renale cronica e/o

b) retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o

c) arteriopatia ostruttiva con grave «claudicatio o amputazione di un arto.

In base alla classe di appartenenza si ha diritto ad una percentuale d’invalidità che viene comunque giudicata dalla commissione medica Legale presso la ASL di appartenenza.