Un test di cinque minuti aiuta a svelare la perdita di capacità a riconoscere gli odori
La depressione, a volte, si avverte nel naso, e un test di cinque minuti comunemente utilizzato per valutare la funzione olfattiva potrebbe aiutare i medici a sospettare un calo nel tono dell’umore. Una ricerca della King George’s Medical University presentata all’ American Physiology Summit, a Long Beach, in California, ha preso in esame 35 persone con diagnosi di depressione e 32 individui di controllo sani. Tutti i pazienti con disturbi depressivi hanno identificato meno odori rispetto al gruppo di controllo, il calo sensoriale era proporzionale alla gravità del quadro clinico.
La depressione colpisce un adulto su 20 in tutto il mondo, e occorre ovviamente distinguere: da una parte esistono le forme lievi superabili senza terapia (manifestazioni transitorie innescate da frustrazioni nel lavoro, dissesti finanziari, delusioni affettive o lutti familiari) dalle depressioni legate a patologie neuropsichiatriche o altre malattie. Diversi studi hanno evidenziato l’esistenza di una associazione tra perdita dell’olfatto e depressione.
L’Upsit (Pennsylvania Smell Identification Test, un test olfattivo) è uno strumento di screening disponibile in commercio, standardizzato e composto da 40 campioni da grattare e annusare che richiedono all’utente di identificare i profumi con domande a scelta multipla corrispondenti. Il Brief Smell Identification Test (B-sit) è una versione rapida semplificata dell’Upsit, che utilizza 12 odori.
L’incapacità a percepire gli odori, o i classici profumi della primavera, deve essere riferita al medico per formulare una diagnosi differenziale. Long-Covid, Parkinson e poliposi nasale da rinosinusite, ad esempio, si possono accompagnare a una disfunzione olfattiva, nota anche come anosmia o iposmia. Anche le allergie da pollini, l’esposizione agli agenti inquinanti atmosferici e il fumo di sigaretta attenuano le percezioni.
Un tipico segno premonitore del Parkinson, oltre all’agitazione notturna, è la perdita della capacità di discriminare gli odori. Anche i virus che attaccano il nervo olfattivo possono causare danni alle terminazioni. Nel mondo, almeno 27 milioni di persone hanno riferito problemi persistenti all’olfatto e al gusto a causa del Covid-19, le funzioni sensoriali che hanno richiesto mesi per essere recuperate.
La poliposi nasale in corso di sinusite è una condizione infiammatoria delle mucose nasali e dei seni paranasali che si verifica con diverse patologie rare, oppure come cronicizzazione di una rinosinusite. I sintomi più comuni sono il naso che cola, la difficoltà a respirare dal naso, e appunto i disturbi dell’ olfatto.