Con il sostegno di:

I benefici delle acque termali, a ciascuno la sua

Inalazioni, fanghi, bagni e talassoterapia

21/06/2022

In Italia sono attivi 320 stabilimenti termali, presenti in 20 regioni e 170 comuni, che sviluppano un fatturato complessivo di oltre 1,5mld di euro e danno lavoro ad oltre 60.000 addetti, tra diretti ed indiretti (dati ante pandemia di Federterme). Per circa il 90 per cento operano in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale. Oltre la metà sono in Veneto e Campania, seguono Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Lombardia. Il termalismo è quindi di grande importanza in diversi comparti, da quello economico a quello della salute e a quello del turismo, poiché affianca alle cure l’offerta del «benessere termale».

 

Composizione chimica

Si va infatti sempre più diffondendo l’usanza di trascorrere un weekend o una vacanza alle terme, solitamente immerse in contesti di pregio architettonico o naturalistico. Andare a «passare le acque», come si diceva un tempo, interessa a persone di ogni età, ma cosa sono queste acque? Vengono classificate a seconda della loro composizione chimica, temperatura e residuo fisso a 180° (ovvero l’insieme di solidi disciolti nell’acqua), e ad ogni tipologia corrispondono proprietà benefiche per la nostra salute.

 

Zolfo e sali minerali

Le acque sulfuree sono le più diffuse in Italia e giovano a chi ha problemi respiratori, di osteoporosi, o cutanei e dermatologici. Ricche di zolfo quindi dall’odore forte, si inalano o si applicano tramite i fanghi. Le acque solfate che vengono impiegate per i problemi di fegato, gastrointestinali e dell’apparato digerente, e vengono bevute oppure si utilizzano i fanghi termali. Le acque cloruro sodiche – che come indica la denominazione – sono ricche di cloro e sodio, si usano per trattare disturbi articolari, reumatici e vascolari, respiratori e digestivi. Questa acqua si può bere, inalare o utilizzare coi fanghi. Le acque radioattive contengono in modo naturale (quindi non per contaminazione radioattiva) elementi come radio, radon, torio, attinio, uranio. Sono utili per aiutare il sistema immunitario e come anti infiammatorio.

 

Iodio e bicarbonati

Nelle acque salso-bromo-iodiche si trovano in abbondanza cloruro di sodio e iodio, e sono idonee per i problemi ginecologici, dermatologici e i disturbi osteoarticolari. Vi sono poi le acque bicarbonate, ottime per la digestione e per chi ha problemi epatici, che si bevono nelle stazioni termali dove si trovano le fonti, e sono anche in vendita come acque da tavola.

 

Talassoterapia

In questo excursus fra le acque amiche della salute non si può dimenticare la talassoterapia, che si avvale dell’acqua marina che, grazie all’elevato contenuto salino, favorisce il drenaggio dei liquidi e la circolazione, quindi viene impiegata in dermatologia e per i trattamenti estetici, per tonificare l’epidermide e combattere la cellulite. Viene utilizzata tramite bagni, fanghi e inalazioni. Prima di andare alle terme, anche solo per sottoporsi a trattamenti estetici, è bene sentire il consiglio del proprio medico curante, oppure prenotare una visita con uno specialista dello stabilimento termale, per avere la certezza di fare i trattamenti giusti e trarne il massimo beneficio.