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Gola in fiamme, spegni il bruciore con i rimedi della nonna

Miele, propoli, liquirizia, echinacea, ortaggi e frutti sono alleati contro i malanni di stagione

23/11/2023
Crediti ISTOCKPHOTO - Mal di gola, rimedi naturali

Con il drastico calo delle temperature, spesso ci si ritrova a dover combattere contro i soliti disturbi da raffreddamento, tra cui il mal di gola. La fastidiosa sensazione di gola in fiamme può essere causata da diversi fattori, in particolare da infezioni virali o batteriche, tipiche del periodo, ma anche da irritazioni o, ancora, da forme allergiche. Oltre ai prodotti che si trovano in commercio, esistono diversi metodi naturali per alleviare il disturbo e rafforzare le difese immunitarie.

 

Gargarismi

Si può aggiungere mezzo cucchiaino di sale a un bicchiere d’acqua tiepida o calda (ma non troppo) facendo gargarismi alcune volte al giorno. Si inclina, cioè, la testa all’indietro e si fa scorrere il liquido nella parte posteriore della gola senza inghiottire, trattenendolo per qualche istante prima di sputarlo in un altro bicchiere o nel lavandino. Alcuni ricorrono a questo metodo utilizzando decotti o infusi di erbe al posto del sale. Per esempio, l’olio essenziale di echinacea è noto per le proprietà antibatteriche.

 

Miele e propoli

Il miele è conosciuto fin dall’antichità per le sue caratteristiche lenitive e antibatteriche. Quando si ha mal di gola, il miele può essere consumato da solo, con qualche goccia di limone o sciolto nel latte o nel tè caldi per calmare l’irritazione. Un altro prodotto delle api che può essere utilizzato pure in abbinamento al miele è la propoli, una sostanza resinosa raccolta da questi insetti da diversi alberi e piante. Si può usare sotto forma di tintura madre applicando 20-30 gocce direttamente sulle mucose irritate o diluendole nell’acqua, per fare i gargarismi.

 

Erbe

“La malva calma la tosse e lenisce la gola infiammata” spiega Simona Recanatini nel suo libro In salute con erbe e spezie (Gribaudo, 2020). “Preparate un infuso lasciando 40 grammi di fiori di malva, freschi o secchi, in un litro di acqua bollente per 10 minuti”. Si filtra il tutto, lo si spreme bene e lo si può “usare caldo per sciacqui e gargarismi, per 4 volte al giorno, riscaldandolo a bagnomaria ogni volta che lo si utilizza”. Potrebbero essere efficaci, in questi casi, anche infusi a base di origano o rosmarino. Se si ha la tosse, poi, potrebbe dare sollievo la liquirizia (che però va evitata se si ha la pressione alta). Si può masticare la radice o si può assumere sotto forma di infuso (da bere o da adoperare per sciacqui e gargarismi).

 

A tavola

In aggiunta a questi accorgimenti si dovrebbe curare l’alimentazione. La vitamina C è una grande alleata per rafforzare le difese immunitarie. Ne sono ricchi frutti e ortaggi come ribes rosso, kiwi, agrumi, peperoni, rucola, cavoli, broccoli, cavoletti di Bruxelles, spinaci e altre verdure a foglia verde, da consumarsi preferibilmente a crudo (la vitamina C è idrosolubile e, a contatto con alte temperature e durante cotture prolungate, tende a degradarsi).