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Gambe robuste, cuore più efficiente

Rafforzare gli arti inferiori con esercizi specifici aiuta a ridurre il rischio di insufficienza cardiaca

21/06/2023
Crediti iStock - Ragazzo che svolge gli affondi alternati in palestra

Molti di coloro che amano la palestra e la frequentano abitualmente potrebbero fare i conti con pesi e macchine. Si tratta degli esercizi focalizzati sull’allenamento delle gambe: squat, affondi, estensioni e quant’altro potrebbero risultare insopportabili per tanti. Ma ora un nuovo studio fornirebbe una motivazione in più per continuare a irrobustire i muscoli delle gambe, l’efficienza dell’apparato locomotore pare infatti legata a filo doppio alla salute del cuore. 

 

Minori rischi 

Nell’ambito dell’Heart Failure, in occasione del congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC), alcuni ricercatori hanno affermato che lavorare sulla forza e sulla resistenza degli arti inferiori può essere correlato a un minore rischio di insufficienza cardiaca soprattutto nei casi di soggetti già reduci da un infarto del miocardio acuto, che è una delle cause più comuni di insufficienza cardiaca. 

 

La ricerca 

Nello specifico, gli studiosi hanno esaminato quasi mille pazienti ricoverati in ospedale per infarto miocardico acuto tra il 2007 e il 2020 e che non presentavano insufficienza cardiaca prima del ricovero. L’analisi ha stabilito che l’incidenza di insufficienza cardiaca era più elevata nei pazienti con gambe relativamente deboli, mentre quelli con quadricipiti più forti e resistenti presentavano un rischio inferiore legato alla patologia. 

 

Sintomi

Lo scompenso cardiaco è una malattia del cuore che si manifesta con sintomi caratteristici come gonfiori alle caviglie o alle gambe, affanno e spossatezza. Chi ne soffre in forme lievi può avere difficoltà a salire le scale, per fare un esempio, ma chi soffre di forme più gravi della patologia potrebbe fare fatica anche solo a camminare o a vestirsi. È ciò che accade come conseguenza di malattie e fattori di rischio cardiovascolari, come l’infarto del miocardio acuto, già ricordato, ma anche l’ipertensione arteriosa, le cardiomiopatie, le malattie delle valvole cardiache.

 

Campanelli d’allarme 

Predispongono allo sviluppo di uno scompenso cardiaco anche infezioni, anemia, diabete e iperattività della ghiandola tiroidea, o cattive abitudini come il fumo e il consumo di alcol. Come ha spiegato Michele Lepore, medico di famiglia, in occasione di una campagna promossa con l’Associazione italiana scompensati cardiaci (Aisc), quando ci si sente limitati nelle normali attività esistenziali, come anche andare semplicemente a far la spesa, occorre fare attenzione: potrebbe essere un campanello d’allarme. “Altri segni evidenti sono l’edema degli arti inferiori o la contrazione della diuresi. E sono anche più soggetti a depressione”. 

   

Affondi alternati 

Al netto delle situazioni personali che vanno monitorate e seguite da uno specialista serio e competente, al quale bisogna sempre fare riferimento, in generale basterebbero davvero pochi esercizi al giorno per rafforzare le nostre gambe e, di conseguenza, migliorare la salute del cuore e scongiurare eventuali scompensi. Qualche suggerimento è stato dato, per esempio, dalla personal trainer italo-americana Jill Cooper, volto noto del piccolo schermo e tra le prime a promuovere il fitness in tv. Fanno bene gli affondi alternati, “uno degli esercizi multi-articolari più importanti per la parte inferiore del corpo, che migliora il livello di forza fisica generale e va a potenziare coordinazione ed equilibrio”, ha spiegato l’esperta. Come fare? Si parte da una posizione eretta tenendo i piedi paralleli a larghezza delle spalle. Mani sui fianchi. “Si esegue un passo in avanti con una gamba e ci si piega sul ginocchio, formando un angolo di 90° e sfiorando il pavimento con il ginocchio della gamba opposta. Si ripete poi con l’altra gamba alternandole per 10 o 15 ripetizioni”.