Creme antietà e gel antirughe, boom della cosmesi evergreen

Alessandro Malpelo

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Boom di prodotti cosmetici antietà, la cura dell’estetica piace anche ai maschi. Creme, maschere e gel antirughe, contro le borse sotto gli occhi o le macchie senili sono, anche nella grande distribuzione, una categoria tra le più vendute. Dagli analisti del marketing arriva un segnale forte e chiaro: il trend dei consumi sta cambiando, sconfina nella medicina, si esprime attraverso la richiesta di prodotti cosmetici accessibili, come prezzi, senza rinunciare alla qualità.

Skincare

Tra gli effetti secondari dei lockdown c’è una ritrovata attenzione per lo skincare, parola di origine inglese che richiama alla mente una routine quotidiana per prendersi cura della pelle del viso e del corpo, in modo da mantenere in forma l’aspetto del volto, del collo e del dorso delle mani, capelli e annessi cutanei. L’evoluzione degli orientamenti alla moda si evince dal rapporto annuale presentato dal centro studi di Cosmetica Italia. Se in piena pandemia i prodotti più gettonati erano gel per disinfettare le mani, tipo Amuchina di Angelini, nel ritorno alla normalità pesa l’assillo degli anni che passano, la scocciatura di invecchiare e di apparire meno giovanili diventa insopportabile, quindi tornano alla ribalta linee come Bioderma, che hanno una marcia in più sotto il profilo della dermatologia.

Classi di età

Dal punto di vista demografico, l’attenzione sempre elevata sulla fascia d’età tra i 46 e i 56 anni, cui sono rivolti prodotti dai risultati scientificamente dimostrabili, guarda con sempre maggiore attenzione al profilo generazionale 56-70 anni, questo significa che le industrie beauty guardano con rinnovata attenzione al mondo dei baby pensionati, assillati dal mito della longevità. La rivelazione dell’anno, guardando nell’ottica dei consumatori, è lo skincare che sbanca in profumeria, e sposa la dermatologia.

Consumatori informati

La cosmetica guarda alla medicina estetica e al pharma con rinnovato interesse, la clientela più rigorosa vuole vederci chiaro sui contenuti delle creme, dei gel, e degli integratori alimentari che entrano in scia, si documenta sugli effetti degli ingredienti testati, titolati, predilige quelli in grado di documentare una solida ricerca clinica alle spalle. Anche perché nella persona adulta, matura e anziana, alla naturale perdita di tono elasticità della pelle, alla calvizie, alla comparsa di rughe d’espressione e di cheloidi, si sommano gli effetti di affezioni vere e proprie da mascherare, sotto il profilo cosmetico, quali la psoriasi, la dermatite atopica, la cheratosi attinica, le smagliature, la vitiliggine, le allergie da contatto. Nel grande capitolo dello skincare si danno battaglia i brand che offrono soluzioni per pelli sensibili, prontamente recensiti da influencer e social. Mentre i trend di google, microsoft e yahoo mostrano che il primato della credibilità nella cosmesi resta saldamente nelle mani dalle testate giornalistiche, delle firme accreditate, tanto online quanto in edicola.

Dati aggiornati

Sotto il profilo dei dati, lo skincare venduto in profumeria cresce del 20% negli ultimi dodici mesi, quello in farmacia del 4,6%. I prodotti per il contorno occhi registrano un +15,4%, quelli per imperfezioni della pelle del 14,2%, gli schiarenti dell’11,9%, esfolianti viso e maschere dell’11,2% , detergenti e struccanti del 10,1%. Le creme antirughe segnano un +9%.

Ricerca applicata

L’industria cosmetica sta indirizzando gli investimenti in ricerca e innovazione verso trattamenti dedicati alla pelle che invecchia. Tra le categorie di prodotti beauty di successo nel 2022 spiccano le creme idratanti, anti-età, ringiovanenti, sbiancanti. Dall’epoca dei sieri di lusso dai costi proibitivi si va verso la democratizzazione dello skincare antiaging, qualità ed efficacia a prezzi concorrenziali. Molto amati anche i cosmetici green e sostenibili, un connubio tra moderna dermatologia e benessere ambientale, salute e bellezza.