Prende il via la campagna Apri gli Occhi sulla Secchezza Oculare, l’evento nazionale di sensibilizzazione e informazione sulla Malattia dell’Occhio Secco che mette a disposizione, dal 6 al 19 maggio 2024, consulenze specialistiche gratuite in 18 Centri specializzati in tre Regioni (Lombardia, Lazio e Campania). I consulti sono prenotabili al Numero Verde 800 226466 o sul sito www.aprigliocchi2024.it in seguito alla compilazione del questionario OSDI 6 (Ocular Surface Disease Index 6), un breve questionario auto valutativo utilizzato per valutare i sintomi e l’impatto delle malattie della superficie oculare come la sindrome dell’occhio secco. La campagna, realizzata da Alcon, con il supporto organizzativo di Sintesi education, intende sensibilizzare circa 13 milioni di persone in Italia, e 1 milione circa nel Lazio, che presentano sintomi riconducibili alla Malattia dell’Occhio Secco a non sottovalutare questa patologia e a rivolgersi a un centro specializzato per ottenere una diagnosi corretta che consenta di intervenire con la gestione più adeguata.
Circa 13 milioni di italiani (1 su 5) quindi dichiarano di avere sintomi riconducibili alla Malattia dell’Occhio Secco, ma circa 7 milioni non ne riconoscono i sintomi e non si sottopongono a una visita oculistica.2 L’invecchiamento della popolazione, il peggioramento della qualità dell’atmosfera in cui viviamo e l’aumento delle ore che passiamo davanti al PC rappresentano dei provati fattori di rischio per questa malattia.
La Malattia dell’Occhio Secco è una patologia determinata da una progressiva diminuzione della produzione di lacrime o da un aumento della loro evaporazione. Le conseguenze sono bruciore, prurito, irritazione, sensazione di corpo estraneo, fotofobia.1 Disfunzioni metaboliche e ormonali, malattie autoimmuni, aumento delle temperature medie ambientali, aree a elevato inquinamento, uso di lenti a contatto, alcune terapie farmacologiche sono alcune tra le più frequenti cause della disidratazione.
“L’Occhio Secco è una delle malattie meno conosciute e allo stesso tempo più fastidiose; la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che è uno dei disturbi della società moderna tra i più ignorati e sottovalutati. Molte persone manifestano sintomi ma non sono consapevoli di soffrirne – ha scritto Antonio Di Zazzo, professore associato di malattie dell’apparato visivo, Fondazione Policlinico Universitario, Campus Bio-Medico di Roma. Gli oftalmologi sono le figure di riferimento fondamentali perché, oggi, hanno la possibilità di diagnosticare in maniera precisa le alterazioni del film lacrimale, dispongono di strumenti diagnostici precisi che, potendo analizzare la qualità e la quantità della lacrima, la sua composizione, la tonicità, riescono a individuare – in maniera sempre personalizzata per ciascun paziente – la terapia più appropriata, anche quando questa malattia è ancora allo stadio iniziale”.
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