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Con il rientro a scuola attenti ai pidocchi. Prevenzione e trattamento

Sei consigli pratici per gestire al meglio i parassiti che infestano le teste dei bimbi

06/09/2023

In soli 30 secondi, secondo uno studio canadese, i pidocchi possono spostarsi da una testa infestata all’altra. La facilità di trasmissione, insieme alla stagione calda e alla vicinanza fra le teste dei bambini durante il rientro a scuola creano il mix perfetto che consente ai parassiti di proliferare facilmente.

 

Le infestazioni da pidocchi colpiscono circa il 10% dei bambini della scuola primaria ogni anno. I pidocchi adulti sono piccoli, hanno 6 zampe e si mimetizzano con il colore dei capelli che infestano. La femmina depone uova gialle, chiamate lendini, che si attaccano saldamente ai capelli vicino al cuoio capelluto. Entro una settimana, le uova si schiudono e il parassita diventa adulto. Può vivere sulla testa di una persona per un mese. Nel corso di un mese, le femmine possono deporre tra le 80 e le 300 uova. Negli Stati Uniti, è già iniziata un’attività di sensibilizzazione delle istituzioni sanitarie per educare i genitori sulla prevenzione. Non a caso settembre è il mese della prevenzione dei pidocchi, che si spostano attraverso il contatto diretto tra le teste o scambiandosi effetti personali. Vediamo dunque come accorgersi dei pidocchi e come liberarsene, in sei step.

 

Segnali di presenza

Il prurito è il sintomo principale che indica la presenza dei pidocchi. Questo fastidio può manifestarsi in diverse aree del cuoio capelluto, ma è più comune dietro le orecchie e all’altezza della nuca. È importante prestare attenzione a questo sintomo, soprattutto nei bambini, poiché i pidocchi si diffondono facilmente all’interno di ambienti scolastici o familiari.

 

Trattamenti idonei

Esiste una problematica relativa all’efficacia dei trattamenti contro i pidocchi. La letteratura scientifica ha evidenziato casi in cui i pidocchi diventano resistenti agli agenti specifici, creando i cosiddetti super pidocchi. Tuttavia, il primo passo per sbarazzarsi dei pidocchi è assicurarsi che tutti i bambini infestati nella classe o nella famiglia ricevano un adeguato trattamento. È importante ricordare che i prodotti per eliminare i pidocchi sono solitamente a base di piretro o piretrine di sintesi e, attualmente, non sono dispensati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale. È consigliabile chiedere consiglio al farmacista per scegliere il prodotto più adatto.

 

Giocare d’anticipo

Una delle chiavi per prevenire la diffusione dei casi di pediculosi è tenere presente che la maggior frequenza di contatti inizia con l’inizio dell’anno scolastico. Con l’arrivo del freddo e l’uso più frequente di cappelli e sciarpe, aumenta il rischio di infestazione. Pertanto, è importante evitare di appenderli tutti sullo stesso gancio o nello stesso armadietto. In famiglia, si può facilmente trasmettere l’infestazione condividendo spazzole per capelli o poggiando la testa sullo stesso cuscino.

 

Controlli periodici

Un consiglio per i genitori è quello di controllare le teste dei loro bambini almeno una volta alla settimana, preferibilmente durante il fine settimana quando si è più liberi. In caso di avvistamento di pidocchi, è importante intervenire tempestivamente. Oltre al trattamento con specifici prodotti, è consigliabile utilizzare un pettinino con denti fitti per eliminare le lendini. Non è necessario tagliare i capelli, a meno che non sia presente una grave infezione del cuoio capelluto.

 

Pulizia

Tutti gli indumenti che possono essere lavati in lavatrice e la biancheria da letto toccata dalla persona infestata nei due giorni precedenti al trattamento devono essere lavati. È anche possibile sigillare in un sacchetto di plastica per due settimane gli oggetti che non possono essere lavati, come peluche o cuscini. Inoltre, è importante pulire accuratamente i pettini e le spazzole utilizzate.

 

Passaparola

Riconoscere i segnali di infestazione da pidocchi, agire tempestivamente, utilizzare i trattamenti adeguati e adottare misure preventive sono fondamentali per liberarsi da questi fastidiosi ospiti. È importante anche il dialogo, la collaborazione tra genitori, insegnanti e sanitari, per limitare la diffusione della pediculosi e garantire la salute dei bambini.