Benessere

Caviglia, flessioni e massaggi per la mobilità articolare

di
Chiara Bettelli
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Il metodo Brain Gym, sviluppato da Paul e Gail Dennison oltre 40 anni fa, comprende una serie di attività motorie semplici e piacevoli che hanno come scopo di facilitare l’apprendimento, a qualsiasi età, sostenendo la coordinazione, la concentrazione e la memoria. In particolare, c’è un’attività nel Brain Gym dedicata espressamente ai piedi.

 

“Appartiene al gruppo degli esercizi di allungamento allo scopo di aiutare a sviluppare e rinforzare le reti nervose che rendono possibile fare collegamenti fra ciò che già si conosce (nella parte posteriore del cervello) e l’abilità di esprimere ed elaborare quelle informazioni (nella parte anteriore del cervello)” spiega Alessandra Corrias, insegnante di Brain Gym e consulente di Kinesiologia Educativa a Milano. Si tratta della flessione del piede che ha come obiettivo di allungare le catene posteriori fra i piedi e le ginocchia, che naturalmente tendono ad accorciarsi quando si vive in uno stato di stress cronico.

 

“Seduti su una sedia, o per terra, si appoggia una caviglia sull’altra gamba e si comincia a massaggiare contemporaneamente con entrambe le mani alla base del ginocchio e poco sopra la caviglia, mentre il piede si muove su e giù come se schiacciasse un pedale; poi si passa all’altra gamba. L’esercizio può essere praticato per uno o due minuti per gamba. Così si va a sbloccare il meccanismo di risposta ‘di sopravvivenza’ che ha origine nel tronco cerebrale e che spesso nasce da eventi traumatici e periodi di forte stress. A livello di apprendimento, quest’attività sostiene la memoria a breve termine, migliora la qualità dell’attenzione, la capacità di comunicare e rispondere e di portare a termine i progetti – specifica Corrias –. A livello comportamentale e posturale, si osserverà una postura più rilassata e maggiore prontezza al movimento, oltre a una migliore motivazione a partecipare alle interazioni sociali. Si consiglia di praticare la flessione del piede ogni giorno per un periodo di almeno una settimana per poter osservare i primi benefici”.

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