Con il sostegno di:

Calcoli renali, con il caldo il rischio raddoppia

Accorgimenti per limitare il carico sui reni nei mesi estivi

21/06/2023

Durante i mesi estivi la possibilità di sviluppare un calcolo renale può aumentare, se non raddoppiare. Quando poi i calcoli iniziano a scendere sono dolori. Esistono, tuttavia, una serie di accorgimenti che possono aiutare nell’ambito della prevenzione: piccoli cambiamenti nella dieta, insieme a un apporto adeguato e incrementato di acqua da bere, va bene anche l’acqua potabile delle fontane e l’acqua dell’acquedotto che arriva fino alle utenze private.

 

“L’aumento delle temperature sottopone i reni a uno sforzo maggiore per trattenere liquidi e sali minerali, che si perdono con la sudorazione. Inoltre, la dilatazione dei vasi sanguigni indotta dal caldo può provocare una riduzione della pressione arteriosa, riducendo la quantità di sangue che arriva ai reni. Come conseguenza dell’aumentata sudorazione, inoltre, si producono urine più concentrate, favorendo l’aggregazione di sali minerali in cristalli che, crescendo, si trasformano in veri e propri calcoli. A maggior rischio di svilupparli è chi consuma molte bevande zuccherate e contenenti additivi”, spiega Piergiorgio Messa, Società Italiana di Nefrologia (SIN).

 

Dagli States, in particolare dall’UT Southwestern Medical Center di Dallas, arriva ora un approfondimento con vari suggerimenti utili. “Una volta avuto un calcolo renale, salgono fino al 50% le possibilità di averne un altro entro i successivi 10 anni – specifica la dottoressa Megan Bollner, del Dipartimento di Urologia dell’Università del Texas – ma molti fattori di rischio per calcoli renali ricorrenti sono sotto il nostro controllo e cambiare le abitudini alimentari può fare una grande differenza”. La prima raccomandazione della specialista per prevenire il ripetersi dei calcoli è bere più liquidi per rimanere idratati, cosa che diluisce l’urina in modo che i cristalli non possano aggregarsi nei calcoli. Le persone che hanno avuto un calcolo renale dovrebbero bere almeno 2 litri di acqua al giorno. L’aggiunta di succo di agrumi, come limone o lime, all’acqua può essere utile perché contiene citrato, che si lega al calcio per aiutare a bloccare la formazione di calcoli.

 

Altra strategia è limitare l’assunzione di sodio: una dieta ricca di sale aumenta infatti la quantità di calcio nelle urine, cosa che può scatenare calcoli renali nelle persone predisposte. Inoltre è indicato consumare cibi ricchi di calcio. Può sembrare controintuitivo quando la maggior parte dei calcoli renali sono parzialmente composti da calcio, tuttavia l’assunzione di una quantità normale di questo elemento è fondamentale per la sua regolazione all’interno dell’intero corpo. Indicati sono ad esempio latticini, soia, fagioli e verdure verdi come cavoli e broccoli.

 

Limitare l’assunzione di carne rossa, ma anche pollo, maiale, pesce e uova può aiutare, potenziando al tempo stesso quella di frutta e verdura. Infine, monitorare l’assunzione di ossalato, che si trova in cibi sani, come spinaci, barbabietole, noci, germe di grano e soia, prediligendo in generale una dieta varia e bevendo più acqua o mangiando una porzione di latticini quando si consumano cibi ricchi di ossalato.