Con il sostegno di:

Calano le forze? Corriamo subito ai ripari

L’indebolimento muscolare si può prevenire con un corretto stile di vita. Un aiuto arriva da vitamina D, probiotici e omega -3

21/11/2023 - di Gloria Ciabattoni

Può capitare, soprattutto alle persone anziane, di accusare un indebolimento muscolare, un calo di forze fisiche: quando il malessere non passa e i sintomi si fanno persistenti è il caso di stare in allerta, perché potrebbe esserci in agguato un nemico subdolo, la sarcopenia. Ce ne parla il dottor Andrea Giusti (nella foto), specialista in Geriatria, dirigente medico presso l’ASL3 Genovese.

 

 

Dottore, che cosa è la sarcopenia e come si riconosce?
«Con il termine di sarcopenia si definisce la riduzione della funzionalità muscolare, la perdita della massa muscolare, l’indebolimento delle forze (e di conseguenza la diminuzione delle performance fisiche). Se una persona accusa questi sintomi è a rischio di sarcopenia».

 

Quali soggetti interessa?
«Anche se c’è parecchia letteratura scientifica in merito, la sarcopenia è una patologia sottostimata sia dai medici sia da chi ne
soffre, che magari non sa di esserne affetto. Riguarda in prevalenza gli anziani, ma non solo, e può essere particolarmente invalidante perché porta debolezza, problemi di equilibrio e movimento e può provocare cadute, fratture e immobilità, dunque peggiorare molto la qualità di vita».

 

Quindi chi ne accusa i sintomi cosa deve fare?
«Ci sono numerosi test diagnostici per valutare la forza, la massa e la performance muscolare e capire se è normale, pre-sarcopenica o sarcopenica».

 

A quale età cominciano a manifestarsi i sintomi di sarcopenia?
«La diminuzione della massa/forza muscolare inizia verso i 65-70 anni in una persona sana, ma pure prima, per esempio in persone anche molto più giovani affette da patologie come l’artrite reumatoide o malattie croniche. Deve fare attenzione anche il paziente talassemico, che può accusare un processo di invecchiamento precoce di organi e apparati, legato a fattori quali il sovraccarico di ferro o a fattori farmacologici e connaturati alla malattia, e che di conseguenza può sviluppare la sarcopenia. Anche l’obesità è un fattore di rischio: sono stati effettuati tanti studi in proposito, in Italia e soprattutto negli Stati Uniti, che hanno evidenziato come il grasso pregiudichi la funzionalità muscolare, tanto che si parla di obesità sarcopenica. Inoltre, voglio ricordare l’osteosarcopenia, ovvero la presenza contemporanea di due condizioni che colpiscono le ossa e i muscoli nelle persone anziane: osteoporosi e sarcopenia».

 

A quali rischi va incontro un paziente sarcopenico?
« A rischi di disabilità dovuti a cadute e fratture, quindi perdita di autosufficienza, e a decesso. In generale, le degenze ospedaliere sono più lunghe, le fratture necessitano di un recupero più lungo, e poi vi saranno alterazioni nel metabolismo basale».

 

Cosa bisogna fare per mantenere i muscoli in salute?
«Una buona prevenzione consiste nel mantenere i muscoli attivi, per tutta la vita. Dunque camminare almeno mezz’ora al giorno. Ed evitare sia l’obesità che l’eccessiva magrezza. E poi niente fumo, niente alcol e osservare un’alimentazione equilibrata, insomma la nostra dieta mediterranea. Il muscolo va supportato con un apporto proteico, ma ciò non significa eccedere nel consumo di carni rosse – che poi portano ad altri problemi – ma mangiarne in quantità appropriata».

 

Quali sono gli elementi nutrizionali basilari per la salute del muscolo?
«Proteine e aminoacidi, omega-3, probiotici, vitamina D. Quest’ultima è fondamentale e, poiché soprattutto dopo una certa età ne siamo tutti carenti, spesso occorre una supplementazione».