Con il sostegno di:

Allattamento al seno, quattro buoni motivi per sostenerlo

Come superare la crisi di lattazione e altri imprevisti. La raccolta del latte materno

16/08/2023
allattamento-cervello-donna.

Con l’arrivo dell’estate, è bene ricordare l’importanza dell’allattamento al seno per i neonati. La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha sottolineato quattro buoni motivi per cui è fondamentale continuare l’allattamento anche durante i mesi estivi.
1. In primo luogo, l’allattamento al seno difende dai rischi di infezioni intestinali, che sono più frequenti durante il periodo caldo. Il latte materno contiene sostanze benefiche che proteggono il bambino da potenziali malattie.
2. Secondariamente, l’allattamento al seno è pratico ed economico, soprattutto in vacanza. Non richiede organizzazione particolare, basta trovare un posto tranquillo per allattare il bebè. Inoltre, non c’è bisogno di supporti come biberon da sterilizzare, che possono essere veicoli di germi responsabili di infezioni intestinali.
3. L’allattamento al seno garantisce un’adeguata idratazione al neonato, anche durante le giornate più calde, questo il terzo punto. Niente biberon da sterilizzare che, soprattutto con il caldo, possono essere veicolo di germi responsabili di infezioni intestinali.
4. Infine, ma non meno importante, spiega la presidente dei pediatri, Annamaria Staiano, il latte materno è uno dei principali determinanti della salute per l’intera vita del bambino. Non solo non costa nulla, ma contiene tutte le sostanze nutrienti necessarie per una corretta crescita e sviluppo.

Soluzioni e consigli pratici

Oms e Unicef raccomandano di allattare in modo esclusivo fino ai 6 mesi di età e di prolungare l’allattamento fino ai 2 anni. In Italia meno di un bambino su due all’età di 2-3 mesi viene allattato in maniera esclusiva e solo tre su dieci, a 4-5 mesi, continuano a essere allattati esclusivamente al seno.

 

Vari ostacoli possono portare le mamme a interrompere l’allattamento. Uno di questi è la cosiddetta crisi di lattazione, quando il bambino improvvisamente cambia il suo ritmo di poppata. In questi casi, è importante sapere che il bambino sta comunque assumendo una quantità adeguata di latte se non piange e le urine sono trasparenti. Queste crisi di solito si risolvono nel giro di poco tempo e pertanto, le mamme sono incoraggiate a perseverare, dichiara Riccardo Davanzo, responsabile del tavolo tecnico allattamento al seno del ministero.
Un altro pregiudizio che spinge a interrompere l’allattamento è la preoccupazione che il bambino stia crescendo meno a causa di un apporto insufficiente di nutrienti, in questo caso è bene sapere che il ritmo di crescita può variare in maniera discontinua, diversamente da quanto accade nei primi due mesi di vita.
Infine, il ritorno al lavoro o problemi di salute possono influenzare la scelta di interrompere l’allattamento. In questi casi, un pediatra può fornire informazioni su come continuare a raccogliere il latte materno e conservarlo correttamente, in questo senso gli specialisti della Sip hanno realizzato un vademecum che illustra le modalità e i tempi corretti di conservazione del latte materno per evitare sprechi e rischi.
L’allattamento è un gesto d’amore e una scelta consapevole che offre innumerevoli benefici alla salute del bambino. Anche durante l’estate, è importante continuare a fornire al neonato il latte materno per garantire una crescita sana e proteggerlo dalle infezioni.