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Aerobica, valido antidoto al fegato grasso

Uno studio americano suggerisce la dose esatta di esercizio fisico per aiutare a debellare la steatosi epatica non alcolica (NAFLD)

23/02/2023

Bastano 150 minuti la settimana di attività fisica aerobica da moderata a intensa per ridurre significativamente il fegato grasso: lo afferma una nuova ricerca condotta al Penn State College of Medicine, specificando che il benefico effetto riguarda però solo i casi in cui il problema non è collegato al consumo di alcolici.

 

Come eliminare i grassi

Già in passato altre ricerche avevano verificato che una regolare attività fisica è d’aiuto a contrastare il grasso epatico, ma quella condotta negli Usa e pubblicata sull’American Journal of Gastroenterology è la prima a indicare esattamente i tempi di allenamento e il tipo di esercizio da svolgere.

 

Per arrivare a definire quale e quanto sport praticare per far tornare in forma anche il fegato, gli specialisti del Penn State College of Medicine hanno passato in rassegna 14 studi su soggetti affetti da steatosi epatica non alcolica (NAFLD), valutando attentamente tutti i dati raccolti tra cui l’età, il sesso, l’indice di massa corporea, la variazione del peso corporeo, l’aderenza al regime di esercizio fisico e il grasso epatico misurato con la risonanza magnetica.

 

Calo di peso

Per prima cosa gli studiosi hanno verificato che un regolare esercizio fisico ha aumentato di 3,5 volte la probabilità che ci fosse una riduzione maggiore o uguale al 30% del grasso epatico rispetto ai pazienti che seguivano invece le terapie standard senza fare attività fisica. E questo indipendentemente dal fatto che l’attività fisica portasse anche a una perdita di peso oppure no.

 

Inoltre, sempre dall’analisi dei dati è emerso che il 39% dei pazienti a cui erano stati prescritti circa 150 minuti a settimana di attività aerobica moderata o intensa (a partire dalla camminata veloce) hanno ottenuto una significativa riduzione del grasso epatico, che è invece stata rilevata in misura del 26% nel gruppo di soggetti ai quali erano state prescritte dosi inferiori di esercizio.

 

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) colpisce circa il 30% della popolazione mondiale e, nel tempo, può portare alla cirrosi o all’insorgenza di un tumore al fegato.