Mercoledì 24 Aprile 2024

Tivoli, arrestato professore di religione: “Abusò di bambini fra i 10 e i 15 anni”. La Procura: "Sulle denunce, omertà"

Le violenze sarebbero state commesse nella zona di Tivoli e in altre città d’Italia. Il 46enne avrebbe approfittato dei giovani in occasione di gite e manifestazioni. La lista delle vittime potrebbe essere più lunga

Violenze sui minori

Violenze sui minori

Tivoli, 23 maggio 2023 – Un uomo di 46 anni, insegnante di religione e con incarichi in ambito religioso, è stato raggiunto da misura cautelare emessa dalla Procura di Tivoli per violenza sessuale ai danni di quattro ragazzi di età compresa, all'epoca dei fatti, tra i 10 e 15 anni.

Violenze, secondo quanto spiega una nota del Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, andate avanti per anni.

La misura cautelare emessa dal gip di Tivoli è stata eseguita nei confronti di un insegnante di religione: l'uomo, 46 anni, è indagato per violenze sessuali reiterate per anni, commesse nella zona di Tivoli e in altre città d'Italia.

Come risulta dall'ordinanza cautelare, l'indagato, docente di religione e con incarichi in ambito religioso, dopo avere creato una relazione di fiducia e amicizia con i minorenni e i loro genitori, avrebbe commesso violenze sessuali, approfittando di gite organizzate con associazioni educative anche di carattere religioso, delle quali faceva parte.

Regali in cambio del silenzio

"Era un uomo impossibile da odiare, un secondo padre, una persona conosciuta e ben voluta da tutti, capace di comprare il silenzio delle vittime con regali costosi, ma anche con l'ascolto, con la comprensione, con parole adatte a consolare dalle angosce dell'adolescenza". È quanto scrive il gip di Tivoli nell'ordinanza cautelare con cui ha disposto gli arresti domiciliari per il docente di religione. 

Per il giudice è "concreto ed attuale il pericolo di reiterazione delle per medesime condotte criminose, evidenziate, in particolare, dalle specifiche modalità e circostanze del fatto". L'uomo "ha reiteratamente posto in essere atti di violenza sessuale nei confronti di soggetti minorenni, a lui affidati dai familiari in virtù del rapporto di fiducia instaurato negli anni o in relazione alla sua qualità di educatore - scrive il gip -. L'indagato non ha avuto scrupoli nell'approfittarsi della fiducia in lui riposta, ignorando completamente le gravi ricadute del suo agire nei confronti dei minori, approfittando della loro giovane e complicata età, della loro inesperienza, consapevole che l'acquisto di doni, il tempo loro dedicato, lo svago, le continue elargizioni economiche, unitamente al supporto offerto ai loro familiari, gli avrebbe consentito di ottenere il loro silenzio". Per il gip la persona "presenta totale incapacità di contenere gli impulsi anche a dispetto delle possibili conseguenze dei suoi comportamenti sullo stato psico-fisico delle vittime"

La Procura: "Sulle denunce, omertà come tra mafiosi"

"Il clima di omertà ambientale è molto simile a quello mafioso. I genitori non vogliono accettare la violenza che può avere patito il loro figlio, cercano di coprire, nascondere e non credono al minore. Spesso si rivolgono all'autorità religiosa che tende a tenere la vicenda al suo interno. Uno dei ragazzi, infatti, dice: 'io non denuncerò mai perché non mi crederanno mai e tutto questo non porterà a niente’. Questo è quello che pensano i nostri ragazzi. Bisogna credere a loro e avere fiducia quando denunciano e i genitori devono immediatamente rivolgersi all'autorità statale". Lo ha detto dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, nel corso della conferenza stampa in cui ha illustrato l'indagine che ha portato all'arresto del docente di religione. 

Appello alle vittime

"Chi non denuncia deve sapere che avrà sulla coscienza eventuali ulteriori violenze ai danni di altri bambini. Non vogliamo fare processi morali ma se avessimo subito avuto tutte le carte dall'autorità religiosa lo avremmo fermato prima. Siamo convinti che le vittime sono di più: chiunque ritenga di avere informazioni utili, potrà prendere contatti col personale del Commissariato Polizia di Stato di Tivoli, particolarmente impegnato nel perseguire i delitti come quello in esame, al numero 0774319482".