Il blitz nella scuola materna "Abusi sessuali sui bambini" Arrestato il maestro di religione

Il 35enne fermato in flagranza di reato: le telecamere messe dagli agenti hanno ripreso le molestie. L’allarme è scattato dopo il racconto di una piccola. L’amministrazione comunale: "Vicini alle famiglie".

Il blitz nella scuola materna  "Abusi sessuali sui bambini"   Arrestato il maestro di religione

Il blitz nella scuola materna "Abusi sessuali sui bambini" Arrestato il maestro di religione

di Nicola Palma

Ore 9 di mercoledì, scuola materna della periferia Nord di Milano. Lì gli agenti della polizia locale hanno piazzato nelle ore precedenti telecamere e microfoni per verificare una segnalazione arrivata in Procura che riferisce di possibili abusi sui bambini da parte di uno degli educatori, un insegnante di religione di 35 anni. Appena iniziano le normali attività, stando a quanto immortalano gli occhi elettronici, i vigili che stanno osservando da remoto si accorgono immediatamente che non c’è un minuto da perdere: sin da subito, il maestro comincia a palpeggiare i piccoli alunni, che hanno età comprese tra 4 e 5 anni, assumendo comportamenti che verranno definiti "inequivocabili" dagli inquirenti.

Scatta l’intervento per mettere fine agli abusi: i ghisa specializzati del Nucleo tutela donne e minori entrano nell’istituto scolastico e bloccano il trentacinquenne, stando attenti a non creare allarme tra i bimbi. Si chiude così la prima parte di un’indagine-lampo, coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, che ora vivrà di un secondo tempo di accertamenti sul passato dell’insegnante di religione, incensurato, e in particolare su un trasferimento che sarebbe stato disposto nel novembre 2021 da un’altra scuola per le confidenze ritenute eccessive (ma senza far pensare in quel momento a qualcosa di più grave e senza portare a denunce) che si sarebbe preso con alcuni bimbi.

L’arresto è stato convalidato dal gip Lorenza Pasquinelli: il trentacinquenne di origine pugliese, che ora si trova a San Vittore, non ha proferito verbo davanti al giudice. A far partire l’inchiesta sono state le parole di una bimba, che hanno allarmato le altre maestre e il dirigente scolastico. Da lì la comunicazione ai pm, con l’ausilio dei funzionari dell’area Servizi scolastici ed educativi del Comune di Milano, e l’avvio degli accertamenti investigativi.

Poi l’installazione delle telecamere, le sequenze choc in diretta e il blitz in classe. L’insegnante di Religione, indagato per violenza sessuale aggravata, aveva un contratto a tempo determinato ed era stato individuato, fa sapere una nota di Palazzo Marino, "nominativamente dal Servizio per l’insegnamento della religione cattolica dell’arcidiocesi di Milano per l’anno educativo 2022-23". L’amministrazione ha espresso "la massima vicinanza alle famiglie".