Giovedì 16 Maggio 2024

Fiumicino, libri erotici alla scuola materna: si scusa il Comune

All'iniziativa su Gianni Rodari consegnati anche cataloghi di arte moderna con immagini erotiche: subito ritirati

Aula vuota scuola

Aula vuota scuola

Un errore nato da un nobile intento. Il Comune di Fiumicino con la Fondazione Benetton, attiva nel progetto ‘Piccoli passi nel mondo’, in fondo voleva solo far arrivare sui banchi delle scuole materne del centro abitato dei libri per celebrare il centenario della nascita di Gianni Rodari. Tra le mani dei bambini però sono arrivati anche volumi decisamente inappropriati: per esempio un catalogo di arte moderna con immagini erotiche. Immediate le reazioni dei genitori, che hanno iniziato a far circolare le voci di protesta arrivate fino all’orecchio del consigliere comunale della Lega, Vincenzo D’Intino, il quale ha riportato la vicenda su Facebook. "Sono solo bambini di 4-5 anni, possibile che non avete nessuno scrupolo? Chi avrebbe dovuto controllare che questo "crimine" non si commettesse dov'era?”.

Le scuse di Comune e Fondazione Benetton

Il Comune di Fiumicino, si è scusato per l’accaduto e ha poi ritirato i volumi. “E’ stato un errore grave, non erano libri destinati a piccoli alunni. Non eravamo a conoscenza dei materiali diffusi all'interno del progetto "Piccoli passi nel mondo", che ha investito direttamente le scuole statali con la Fondazione Benetton”, ha spiegato l’amministrazione guidata da Esterino Montino. Anche la Fondazione Benetton si è scusata. “Ci scusiamo per l'accaduto con le famiglie, i ragazzi e con le scuole che avevano aderito all'iniziativa. Stiamo già provvedendo al ritiro delle copie”.

Le reazioni di Binetti e Garatti

Nei 9000 volumi per Fiumicino sarebbero stati inseriti, per un errore, alcuni volumi che non erano destinati alle scuole, ma un altro progetto di arte contemporanea che raccoglie i lavori di oltre 26.000 artisti da tutto il mondo. Critiche su quanto accaduto sono arrivate anche dalla senatrice dell'Udc Paola Binetti, componente della Commissione parlamentare bicamerale d'Infanzia, che ha chiamato in causa il Miur. Anche la Garante dell’Infanzia, Carla Garatti, ha preso posizione sulla vicenda definendola gravissima e chiedendo di fare chiarezza sulle relative responsabilità.