Mercoledì 24 Aprile 2024

Lo zucchero 100% Italiano protegge le api.

Una filiera proiettata alla sostenibilità e attenta alla biodiversità

Italia Zuccheri

Italia Zuccheri

I neonicotinoidi rappresentano un pericolo per le api e per il nostro Pianeta.

Il modello di sostenibilità di Italia Zuccheri

Lo zucchero è una materia prima importante per tutto il settore agroalimentare nonché per la produzione industriale: un ingrediente quasi invisibile ma che influisce positivamente sulla qualità complessiva di tutti quei prodotti di cui fa parte. Ne valorizza le proprietà organolettiche, qualitative e di sostenibilità ambientale per trasformarle in elementi di garanzia imprescindibili. Senza dimenticare il valore delle sue origini: la coltivazione della  barbabietola da zucchero, infatti, oltre ad essere una delle più virtuose in termini di emissioni di gas serra (coltivarla è come se ogni anno avessimo 30.000 ettari di bosco in più)  è di importanza strategica nell’ambito della rotazione agricola grazie alla sua capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno. Con una sensibile riduzione dell’impatto ambientale dell’attività agricola.

Per questo, Italia Zuccheri – unico produttore di zucchero 100% italiano con la sua filiera tracciata e certificata dal campo alla tavola – ha deciso di mantenere fede ai propri valori sul fronte della tutela ambientale. Un impegno che si concretizza con la decisione di non richiedere la deroga sull’utilizzo di neonicotinoidi per la produzione di tutta la gamma Nostrano, Nostrano Bio e Semolato 100% Italiano. E mentre altri stati europei riammettono l’utilizzo di questi fitofarmaci, lo zucchero italiano – rappresentato da Italia Zuccheri – non utilizzerà i neonicotinoidi che, se pur importanti per la coltivazione delle barbabietole, rappresentano una forte minaccia alle api e al loro importante ruolo nel mantenimento della biodiversità, come confermato anche da uno studio EFSA del 2018.

Ma cosa sono i neonicotinoidi, oggetto di interesse anche da parte del mondo scientifico e di quello normativo? Si tratta di insetticidi che vengono inseriti nella concia del seme e utilizzati in agricoltura e per questo fortemente dannosi per alcune specie animali e in particolare per la sopravvivenza delle api. L’uso, in alcuni casi non razionale, dei fitofarmaci in agricoltura e l’aumento dell’inquinamento hanno, infatti, causato una riduzione enorme nel numero di questi insetti nel mondo. La preoccupazione è molto elevata tanto che anche l’ONU ha lanciato l’allarme con una campagna di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica che ha visto la creazione di una giornata apposita da dedicare alla salvaguardia di questi insetti.

Sono sempre più numerose le grandi aziende di prodotti alimentari, sensibili alle tematiche ambientali, a richiedere espressamente nei propri disciplinari che questi agrofarmaci non vengano adottati dalle imprese fornitrici di materie prime.

In questa situazione di emergenza, la decisione di Italia Zuccheri rappresenta un’azione concreta a supporto della protezione delle api e della biodiversità. Quanto si sta facendo in bieticoltura, anche attraverso la conversione di 3000 ettari a biologico, sono best practice replicabili attraverso le quali segnare concretamente un punto a favore dell’ambiente.

Nel contempo è però necessario tutelare gli agricoltori che, sposando questa scelta di valore, rischiano di sostenere spese maggiori dovute all’impiego di tecniche alternative o al possibile aumento di interventi post emergenza delle piante. Occorre quindi che vengano riconosciute, sostenute e valorizzate quelle filiere che investono in sostenibilità.

La filiera dello zucchero rappresentata da Italia Zuccheri assicura un’agricoltura virtuosa, rispondendo anche alle esigenze dell’agroalimentare italiano, ma parallelamente chiede maggiori tutele per i propri agricoltori.