Il vicepremier e ministro degli Esteri e del commercio internazionale Antonio Tajani, ospite di Rai3 a In Mezz’ora affronta diversi temi “caldi“. Tra questi, l’Autonomia differenziata: "Io ho inviato una lettera al ministro Calderoli, non sono in lite con lui. Ho detto le mie perplessità per quanto riguarda alcune competenze che, secondo me, non possono essere toccate perché aldilà di quelle previste, soprattutto per quello che riguarda il mio portafoglio. Io sono responsabile dell’export e credo sia sbagliato affidare l’export a ogni regione. Poi che cosa facciamo, la guerra tra i vini piemontesi e pugliesi?". Tajani sottolinea che "bisogna assolutamente fare in modo che ci sia equilibrio e non si tolgano competenze che soltanto lo Stato nazionale può gestire".
Il vicepremier affronta anche altri argomenti, tra cui lo ius scholae, che sta creando fibrillazione nella maggioranza, in un’intervista ad Avvenire: "La cittadinanza è una questione di diritti, prima ancora che di leggi. Ed è compatibile con il programma del centrodestra".
Tajani assicura: "Nessun veto da Meloni, non conosce il nostro testo, lo avrà presto". E aggiunge: "Non condivido i contenuti del referendum e come Forza Italia non lo sosterremo, perché è una proposta che non è in sintonia con la nostra. Poi, che ci sia bisogno di attualizzare la legge sulla cittadinanza è vero".
Poi spiega: "Stiamo preparando una proposta di legge organica sul diritto di cittadinanza, che si occupi di ius scholae e metta mano anche allo Ius sanguinis". E, a proposito dello Ius sanguinis, "è necessario intervenire. La legge attuale consente di ottenere la cittadinanza avendo antenati italiani senza alcun limite generazionale. Ma sappiamo che c’è chi la sfrutta per ottenere il passaporto senza neanche il desiderio di imparare la nostra lingua". Per
Tajani "serve una stretta e maggiori controlli". Sull’Autonomia arriva una reazione di Azione con Osvaldo Napoli: "Non è solo il mancato finanziamento dei Lep, contro cui avevano sollevato critiche i governatori del centrodestra. Contro la legge sull’Autonomia differenziata Forza Italia e Fratelli d’Italia passano dai dubbi alle critiche aperte su una materia come il commercio estero che il ministro Calderoli vorrebbe assegnare alle Regioni. Mettere in competizione le regioni sull’export, si tratti dei mobili o dell’olio o dei vini, è un’autentica sciocchezza. Le critiche di Tajani e del suo vice Cirielli confermano che la legge sull’Autonomia approvata in tutta fretta prima del voto europeo nient’altro era se non la bandierina pretesa dalla Lega per mostrarla agli elettori. L’impressione è che lo stesso accadrà sul premierato. Tempo al tempo e si vedrà che le riforme agitate come altrettanti trofei dal centrodestra erano un castello di sabbia per allettare gli elettori".
red. pol.