Mercoledì 24 Aprile 2024

Riforma fiscale 2024: più rate per pagare debiti e cartelle stralciate dopo cinque anni. Tutte le novità

Le nuove decisioni sul sistema della riscossione. Stretta sul gioco on line. Parte la compensazione automatica per i crediti fino a 500 euro

Riforma fiscale. Più rate per pagare debiti e cartelle stralciate dopo cinque anni

Riforma fiscale. Più rate per pagare debiti e cartelle stralciate dopo cinque anni

Roma, 12 marzo 2024 – Ancora un nuovo tassello della riforma fiscale del centrodestra. Con il via libera del Consiglio dei ministri alla possibilità di rateizzazione delle tasse in dieci anni per i contribuenti in difficoltà. Ma non solo. Nel menù della riforma anche una "stangata" per il gioco online e, in particolare, per quelli d’azzardo. Ma ecco le novità.

Più tempo per pagare

I contribuenti potranno ottenere forti dilazioni da parte dell’agenzia delle entrate. L’operazione seguirà due binari distinti. Il primo è destinato ai contribuenti con debiti fino a 120mila euro che autodichiarano la propria difficoltà economica: in questo caso le rate salgono dalle attuali 72 a 84 nel 2025-26, a 96 nel 2027-28, 108 nel 2029-2039 e dal 2031 si valuterà la possibilità di concedere 120 rate mensili. Se invece i contribuenti documentano il proprio affanno con l’Isee nel caso delle persone fisiche o delle ditte individuali o con i dati contabili le rate potranno salire a 120 già dall’anno prossimo.

Microcrediti

Semplificazione per i cosiddetti mini-rimborsi. È prevista una compensazione automatica per chi ha crediti fino a 500 euro. In questo caso l’operazione sarà immediata e l’Agenzia delle Entrate non dovrà verificare iscrizioni a ruolo a carico del contribuente con cui attivare le compensazioni.

Cartelle non riscosse

Deciso un forte alleggerimento del magazzino delle cartelle non riscosse che ha raggiunto quota 1.200 miliardi. Una mole abnorme, riferita anche a persone defunte, nullatenenti, o non più reperibili. Per razionalizzare la riscossione, le cartelle notificate dal primo gennaio 2025 e non riscosse nei 5 anni successivi potranno uscire automaticamente dal ‘magazzino della riscossione’. Ma le somme non saranno stralciate. L’ente creditore potrà gestire in proprio la riscossione coattiva delle somme discaricate; affidarla in concessione a soggetti privati mediante gara pubblica; riaffidarla all’Ader per 2 anni nel caso in cui l’ente venga a conoscenza di nuovi elementi reddituali del debitore.

Stretta sui giochi online

Arriva anche una rivoluzione sui giochi online. Aumentano gli importi per concessionari che per operare in Italia dovranno pagare tre canoni: un canone una tantum che passa dai precedenti 250mila euro a 7 milioni di euro (il 2.800%); un canone annuale, pari al 3% dei ricavi netti di ogni concessionario (il doppio rispetto al passato); una "fee annuale" pari allo 0,2% dei ricavi netti dei concessionari per campagne informative e di comunicazione per il contrasto alla ludopatia. Viene anche disposto il rinnovo della gara del Lotto (nel 2025) passando da una base d’asta di 700 milioni a 1 miliardo di euro. Si mette, inoltre, definitivamente la parola fine all’utilizzo del contante per i giochi online. Chi vorrà ricaricare più di 100 euro cash dovrà necessariamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri. Una misura importante nella lotta al riciclaggio di denaro su cui il Governo Meloni è in prima linea sin dal suo insediamento. Il prossimo step sarà un intervento sulla rete dei giochi fisici per realizzare una completa e definitiva razionalizzazione di tutto il sistema.