Giovedì 2 Maggio 2024

Puglia connection. L’inchiesta si allarga. Emiliano è assediato

Si dimette consigliere comunale Pd di Cerignola

La "Puglia connection" stravolge gli assetti regionali e comunali, mentre non si spengono gli scandali che lambiscono il mondo politico. Proprio ieri ha rassegnato le dimissioni il consigliere comunale Pd di Cerignola (Foggia) Celestino Capolongo, che era stato sottoposto agli arresti domiciliari (è in libertà da poche ore) nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha scoperto un sodalizio criminale che si occupava, da un lato, di erogare contributi per false giornate lavorative in aziende agricole fittizie e, dall’altro, di introdurre in Italia centinaia di extracomunitari. Una truffa da 5 milioni. Ma anche Emiliano non se la passa bene. Dopo le dimissioni dell’assessore Anita Maurodinoia, indagata per corruzione elettorale mentre il marito era finito in carcere, si addensano sospetti su un altro pezzo della giunta dell’ex pm. Le Fiamme Gialle di Taranto indagano, infatti, sulla società della moglie e della suocera dell’assessore al Turismo Gianfranco Lopane. Le due donne gestiscono un centro di riabilitazione che percepisce circa 30 milioni di euro all’anno dalla Regione Puglia, mentre lo stesso assessore gestisce con un’altra società i servizi di lavanderia e cucina dello stesso centro. Un pasticcio che puzza di conflitto di interesse. Emiliano, assediato dagli scandali e dalla presa di distanza di esponenti della sua maggioranza, deve fronteggiare le richieste del Pd e del M5s che gli chiedono non un semplice rimpasto, ma un cambio di passo. Lui resiste, non vuole metter mano radicalmente alla giunta come gli chiedono Schlein e Conte, seppur con toni diversi. Emiliano studia il colpo di teatro gradito ai 5 Stelle dando la poltrona di assessore a due donne, l’ex prefetta di Bari Antonella Bellomo e Anna Maria Tosto, magistrato in pensione. Sperando così di far dimenticare le gesta di Anita ‘lady preferenze’ e dell’ex assessore arrestato, Alfonsino Pisicchio, da tanti visto come il suo vero delfino.

Nino Femiani