Mercoledì 9 Ottobre 2024
NINO FEMIANI
Politica

Processo Open Arms, Boldrini: "Salvini, ha sfruttato i dolori di quei naufraghi"

“Ma da chi ci dovevamo difendere? Da persone stremate, salvate in mare, scioccate, da bambini e donne violentate?”

Laura Boldrini

Laura Boldrini

Roma, 15 settembre 2024 – La procura di Palermo chiede per Matteo Salvini la condanna a 6 anni di reclusione. È una richiesta che condivide?

“Non mi sostituisco ai pm, che avranno certamente dimostrato con prove la ragione di quella richiesta. In quegli anni la gestione dell’immigrazione è stata fatta da Salvini in modo propagandistico e feroce, sostenendo che i diritti umani valevano molto meno della ‘difesa’ dei confini. Ma da chi ci dovevamo difendere? Da persone stremate, salvate in mare, scioccate, da bambini e donne violentate? Salvini ha fatto un utilizzo strumentale di questi 147 migranti, si è appropriato della loro vita per una sua convenienza politica”.

A parlare è Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati dal 2013 al 2018, oggi parlamentare del Pd e presidente del Comitato diritti umani della Camera.

Anche lei pensa, come i pm, che negando l’autorizzazione allo sbarco Salvini abbia compiuto non un atto politico bensì una scelta personale?

“Conte diceva già allora che erano scelte di Salvini e gli chiese con una lettera di far sbarcare almeno i bambini e le donne. Se dopo 20 giorni lo sbarco avvenne è solo perché la magistratura lo ordinò”.

L’ex ministro dell’Interno sostiene, viceversa, che quello fu un atto collegiale nel tentativo di piegare l’Europa alla redistribuzione dei migranti.

“Salvini le teneva sequestrate quelle persone, come marionette che lui manovrava per fare il suo gioco. Ma non gli è riuscito nulla: non gli è riuscito di piegare l’Europa, non gli è riuscito di chiudere i porti, non gli è riuscito di bloccare i flussi. La sua politica ha creato solo tanta sofferenza alle persone e ha sottoposto a una pesante pressione i corpi dello Stato”.

La premier Meloni sostiene che la scelta fu giusta perché si trattava di difendere i confini dall’immigrazione illegale.

“Una dichiarazione singolare e inopportuna. In uno Stato di diritto c’è la divisione dei poteri e lei dovrebbe rispettarla”.

Una condanna potrebbe avere effetti sul governo?

“È già imbarazzante avere un ministro sul quale pende una richiesta di condanna a 6 anni per sequestro di persona. Sarebbe inammissibile che restasse al suo posto in caso di condanna”.