Roma, 10 luglio 2014 - Con 16 voti favorevoli e 3 a contrari, la Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha detto sì all'arresto di Giancarlo Galan, deputato di FI ed ex governatore del Veneto, coinvolto nell'inchiesta degli appalti truccati del Mose.
Nel dettaglio, a favore dell'arresto si sono espressi Lega, Pd, Scelta Civica, Sel e Cinquestelle. Contrari, Forza Italia, Ncd e Psi, mentre il presidente della Giunta Ignazio La Russa non ha votato. Ora la parola definitiva è all'Aula di Montecitorio che sarà chiamata a esprimersi martedi' prossimo.
"Purtroppo l'esito del voto di oggi della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera era stato ampiamente annunciato da numerose (incaute e poco istituzionali) dichiarazioni. Ho voluto credere fino in fondo che valutare in merito alla libertà di una persona, che valutare l'applicazione della massima misura cautelare, prescindesse da orientamenti politici. Così non è stato, non posso che prenderne atto con amarezza e sconcerto. Resto fiducioso che i colleghi d'aula abbiano letto la documentazione che ho prodotto e votino secondo coscienza, personale. Io sono innocente, un politico innocente, non smetterò di ripeterlo semplicemente perché è la verità", ha commentato l'ex governatore del Veneto.