Sabato 27 Luglio 2024
ERIKA PONTINI
Politica

La candidata dem Sara Funaro: "Schmidt non mi fa paura"

Funaro: “Non sono l’ombra di Nardella, con Italia viva dialogo possibile”

Non sarà una candidata all’ombra di Dario Nardella. "In questi dieci anni abbiamo lavorato molto bene in squadra ma lui è lui, io sono io" quanto allo strappo con Iv di Matteo Renzi vede uno spiraglio. E no "l’eventuale candidatura di Eike Schmidt non mi fa paura". Sara Funaro, assessora, nipote di quel Piero Bargellini, il sindaco dell’alluvione è la prima candidata donna del Pd a Palazzo Vecchio.

Il suo discorso era una stoccata a Cecilia Del Re che voleva le Primarie?

"Non voleva essere questo, io e Cecilia abbiamo stili diversi ma la stima nei suoi confronti non è venuta meno, ricordo che facciamo parte della stessa comunità, dello stesso partito".

Ma perché le primarie no? Anche la sua segretari, Elly Schlein è stata eletta così...

"Personalmente non mi sono mai espressa contro la primarie. Ci sono tempi e luoghi nella politica che sono fondamentali e il partito ha la prerogativa, il compito e l’onere di dire quale strada percorrere".

Mesi di tensioni e veleni. si è morsa la lingua?

"Mi è venuto naturale perché ho rispetto della comunità a cui appartengo. Prima di parlare bisogna contare fino a 100, a 1000. Ho imparato l’arte del silenzio".

Anche se alla fine non ci fosse stata convergenza su di lei?

"Certo, al di là di quello che sarebbe capitato a me".

A chi già la accusa di essere all’ombra di Nardella?

"Dico che sono assessore del comune di Firenze, e lo sono orgogliosamente. In questi dieci anni abbiamo lavorato con grande impegno con la città e la città si è trasformata. Poi Dario è Dario, e io sono Sara. Ho la mia storia, le mie sensibilità, le mie idee, i miei valori. Ognuno porta le proprie caratteristiche e quindi la propria cifra".

Qual è la sua?

"Prima le persone. Che vuol dire guardare alla città dall’altezza degli occhi dei cittadini che la vivono e la animano".

Italia viva strappa e candida Stefania Saccardi. È un boomerang? Proverà a ricucire?

"Sia il nostro segretario regionale, che cittadino hanno dato un segnale di dialogo. Ricordo che siamo in maggioranza sia in comune che in Regione con Stefania ho sempre lavorato benissimo".

Schmidt, possibile candidato del centrodestra, le fa paura?

"No, assolutamente. Delle persone va valutata la coerenza e mi pare che il possibile candidato non brilli: prima disse sì alla Loggia di Isozaki e poi sì al Giardino davanti agli Uffizi. Ha sostenuto che è antifascista ma se si candida, dovrà allearsi con chi si dice fascista. E con Salvini che sta cercando di porsi come leader di una destra sovranista e xenofoba. È la sua debolezza".

Le sue priorità?

"Il tema dell’abitare, la mobilità, il lavoro, la sicurezza...".

Rischia di essere la prima donna sindaco di Firenze. Si sente una quota rosa?

"No, mi sento una donna che ha una sua storia, la sua esperienza e cose da raccontare".

Suo marito cosa le ha detto?

"Il mio compagno sa che quando decido una cosa vado dritta come un treno. Mi ha detto ’io ci sono’".

E suo nonno cosa le direbbe?

"’Chi te l’ha fatto fare’ e poi di amare Firenze come e più di lui".

Chi le ha scritto stanotte...

"Tantissimi, devo leggere ancora 900 messaggi...".

Renzi?

"No".